“L’avevo già sostenuto nel dicembre scorso e le ultime delibere regionali lo confermano: Bonaccini non conosce la Romagna, la sua geografia, il suo territorio. Altrimenti non si spiega come mai i Comuni come Tredozio si ritrovino costretti a lunghi percorsi per raggiungere servizi e negozi rimanendo all’interno della Provincia di Forlì-Cesena” interviene Simona Vietina, deputata di Forza Italia e Sindaco di Tredozio.
“Certo, l’ordinanza del 30 aprile prevede che, in caso di comuni di confine, lo spostamento nella provincia adiacente sia possibile, come accade con Modigliana, Brisighella e Faenza ma se prendiamo Tredozio capiamo bene che la situazione è molto diversa. La vallata del Tramazzo, infatti, confluisce naturalmente verso Faenza e quindi un mio concittadino se deve raggiungere Forlì senza attraversare un’altra provincia, esponendosi al rischio di multa, deve fare un percorso lunghissimo e valicare ben due monti. A questo punto qual è la norma preponderante: quella che prevede l’obbligo di rimanere dentro la provincia o quella che obbliga ad attuare il percorso più breve per tutti gli spostamenti?” precisa la parlamentare azzurra.
“O forse lo scopo di Bonaccini è quello di rendere così confusa la normativa da fare sì che i cittadini, per non incorrere in sanzioni molto onerose, decidano di rimanere in casa anche durante la fase 2? A questo disagio importante si aggiunge poi la beffa: secondo la normativa nazionale e regionale non possiamo andare a trovare i nostri partenti a Lutirano che confina con noi perché si trova in provincia di Firenze ma possiamo benissimo andare a Piacenza o Riccione. Questa situazione paradossale è figlia della scarsa conoscenza da parte di Bonaccini del territorio romagnolo e delle sue peculiarità e l’ennesima dimostrazione che in via Aldo Moro a Bologna si pensa e si opera in modo evidentemente emilianocentrico. Confido in una rapida e inequivocabile nota di chiarimento per le situazioni come quella di Tredozio e di altri comuni nella vallata del Savio, ad esempio, in modo che si possa arrivare a una gestione sensata di questa già oltremodo complessa fase 2. La Regione ha poi annunciato che consentirà l’accesso alle seconde case, anche fuori provincia, a tutto il nucleo familiare: a Tredozio potranno quindi venire tanti non residenti nelle seconde case, ma i cittadini non possono andare a Faenza ad esempio per fare gas. Un paradosso. Finita l’emergenza inviterò Bonaccini a Tredozio per mostrargli di persona il nostro territorio – conclude Simona Vietina -. Magari in futuro eviterà questi errori“.