Poiché leggo oggi sui media che riportano informazioni espresse da alcuni signori di Forlì, che il fallimento di Seaf sarebbe costato milioni di euro pubblici, mi corre l’obbligo di ricordare alcuni dati di fatto. La Seaf ha perduto milioni di euro l’anno, ripianati da Comune e Regione in primo luogo. Il Ministro Tremonti, nel 2010 (se non erro), stabilì, a mio avviso giustamente, che le società pubbliche da tre anni in perdita dovessero essere chiuse. Ciò portò alla chiusura di Seaf, visto che nessuno era interessato a rilevarla, dati i debiti necessari per sostenerla.
Il Comune avrebbe volentieri proceduto alla liquidazione della Società, ma la Corte dei conti non lo ha consentito. Si arrivò così al fallimento che, come tutti sanno, non ha comportato l’esborso di denaro pubblico. Contestualmente, si aprì con Enac la strada per la privatizzazione della gestione che, dopo un tentativo finito male, è finalmente approdata a un risultato positivo.
Personalmente ne sono lieto, perché non ho mai creduto nella gestione pubblica dell’aeroporto, ritenendo che esiga capacità e saperi disponibili solo in ambito privato. La gestione pubblica del Ridolfi è stata in piedi solo finché a pagare era Pantalone. E non era giusto. Ci vuole un po’ di serietà nell’amministrare i soldi di tutti.