«Nella recente polemica tra la lista “Generazioni in Comune” e l’Amministrazione comunale di Predappio riguardante la variazione di bilancio presentata in consiglio comunale, siamo completamente in accordo con i suggerimenti avanzati al sindaco dal gruppo di minoranza riguardo alla gestione delle risorse pubbliche in questo particolare periodo storico. E ancora una volta, come da abitudine, il sindaco di Predappio, insofferente a qualsiasi suggerimento e confondendolo come critica, offre risposte nervose ed inutilmente offensive nei confronti di chi cerca di fornire degli aiuti per migliorare il senso di comunità del Comune. Sul modo di gestire le risorse sono ormai molti i punti di perplessità, così come sulla conduzione della cosa pubblica.
In tal senso il Partito Democratico di Predappio ha alcune domande da porre al sindaco Canali, sperando di offrire un servizio di conoscenza e di chiarezza. Le prime domande riguardano i lavori di ristrutturazione nella scuola elementare “Anna Frank” di Fiumana nel Comune di Predappio. La ditta Edil Piu di Casalgrande di Reggio Emilia, che è risultata vincitrice il 31 maggio 2017 del bando per il miglioramento sismico della scuola per un importo complessivo di 384.131 euro, non è riuscita a portare a termine i lavori nei termini previsti, producendo un grave danno alla comunità di Fiumana, all’intero Comune di Predappio ed alle famiglie oltre ai gravi costi aggiuntivi legati al trasporto scolastico.
La risoluzione del contratto per l’allontanamento della inadempiente ditta Edilpiù dal cantiere, era stata avviata dall’amministrazione precedente, che aveva chiesto il pagamento delle giuste e previste penali per il ritardo nei lavori, offrendo, per di più, alla ditta, un pagamento per quanto effettivamente eseguito, che ammontava a poco più della metà del totale. Nel 2019 a Predappio si sono svolte le elezioni amministrative, che hanno visto la vittoria del sindaco Canali e della sua lista di destra.
Dai documenti contabili risulta che l’attuale sindaco ha pagato alla ditta Edil Più la cifra di 361.424 euro a fronte di un importo totale pari a 384.131 euro. Alla ditta inadempiente è stato dunque corrisposto esattamente il 94% dell’importo complessivo previsto dal bando. L’amministrazione comunale, inoltre, non ha preteso alcun pagamento di penali, corrispondenti a molte decine di migliaia di euro, nonostante i gravi ritardi nella consegna dei lavori. Dunque la ditta Edilpiù è stata allontanata e liquidata nel momento in cui solo il 6% dei lavori sarebbero stati da ultimare (per un corrispondente importo di circa 23.000 euro). II completamento dei lavori è stato successivamente affidato alla ditta PPG, alla quale è stato corrisposto un compenso di circa 150.000 euro. La cifra si attesta intorno al 40% dell’importo complessivo previsto ed è ben lontana dal restante importo da corrispondere pari al 6%.
Può il sindaco dare spiegazioni in merito a queste cifre lontane da quelle previste da un bando pubblico? E può chiarire il perché di una mancata richiesta di penale a fronte di un grave disagio procurato a tutta la comunità? Va sottolineata l’ inevitabile posizione dell’Amministrazione Comunale costretta ad un esborso di ulteriori 50.000 euro per il trasporto degli studenti da Fiumana a Predappio. Abbiamo altre domande, che riguardano la progettazione del restauro del Palazzo del Fascio di Predappio, importante progetto legato al ruolo che deve assumere Predappio nella narrazione del Novecento.
Ricordiamo che l’importo complessivo dell’incarico di progettazione, affidato allo studio Valle di Roma, era di 311.440 euro. Di questi, circa 140.000 euro erano destinati alla progettazione definitiva ed esecutiva e per la quale il progettista aveva i seguenti termini da rispettare:
A) la consegna del progetto definitivo entro 60 giorni, naturali e consecutivi dal 2 settembre 2019;
B) la consegna del progetto esecutivo entro 30 giorni, naturali e consecutivi dalla comunicazione dell’approvazione del progetto definitivo;
C) l’aggiornamento del progetto definitivo e/o esecutivo a seguito delle prescrizioni formulate da altri Enti entro 30 giorni dalla comunicazione delle prescrizioni.
Dunque i tempi complessivi della consegna degli elaborati erano di 120 giorni, tenuto anche conto delle richieste della Soprintendenza, delle quali non si posseggono tracce documentali ma solo riferimenti del sindaco alla stampa. La consegna degli elaborati quindi era prevista per la fine di Dicembre 2019. Ad un anno dalla data prevista non vi è alcuna comunicazione in merito alla conclusione del progetto. Ricordiamo che esistono penali in caso di inadempimento da parte del progettista, nella misura dell’uno per mille per ogni giorno di ritardo dai termini indicati (circa 140 euro al giorno). Ricordiamo altresì che non hanno alcuna rilevanza le cause che hanno determinato i ritardi delle prestazioni contrattuali e che comporterebbe l’applicazione delle penali.
Queste ultime, ad oggi, sarebbero pari a circa 50.000 euro e superano ampiamente il 15% dell’importo contrattuale totale, raggiungendo addirittura il 35% dell’importo per la progettazione definitiva ed esecutiva. Si è dunque nelle condizioni che ormai obbligano alla risoluzione anticipata del contratto. Vorremmo quindi che il sindaco esplicitasse le ragioni che hanno portato alla mancata consegna del progetto ed i comportamenti che intende adottare nei confronti dei progettisti. Non è possibile eseguire le gare per l’appalto dei lavori edili in mancanza della consegna del progetto: ciò comporta il concreto rischio di perdere i finanziamenti ottenuti dalla passata amministrazione (3 milioni di euro) da differenti Enti, privati e pubblici (MIBAC e Regione, Fondazione Carisp di Forlì). Tali Enti si staranno certamente chiedendo a che punto è lo stato della progettazione, e se non sia il caso di dirottare altrove i finanziamenti».
Partito Democratico Predappio