Era da alcuni giorni che si aspettava questa notizia: da lunedì 1 febbraio l’Emilia-Romagna, come molte altre regioni italiane, entra in zona gialla. Poche ore fa era stato annunciato per domenica 31 gennaio il passaggio da zona arancione a gialla, poi è arrivato uno slittamento di 24 ore. Lo prevede l’ordinanza che, a quanto si apprende, è stata firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia. “Il ministro Speranza mi ha comunicato – annuncia il Presidente Stefano Bonaccini – che l’Emilia-Romagna passerà in zona gialla. Premiati gli sforzi e i sacrifici di queste settimane da parte di cittadini, attività economiche, comunità locali. Attenzione, però: continuiamo a dimostrare responsabilità, per proseguire l’azione di contrasto del contagio e difendere gli spazi che ci stiamo conquistando. Proseguiamo una battaglia che si vince insieme”.
“Resteranno in area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Tutte le altre Regioni, quindi Emilia-Romagna compresa, e Province Autonome sono in area gialla” è quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute. Con il passaggio da arancione a giallo si allentano alcune restrizioni: i bar e i ristoranti potranno aprire fino alle 18,00.
“Per la mortalità c’è una decrescita abbastanza lenta. La situazione delle terapie intensive però è in miglioramento” ha dichiarato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.
“L’Italia rimane sostanzialmente costante nella sua curva e si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei. Il rischio è moderato-basso in quasi tutte le regioni. C’è un miglioramento in termini di impatto sui servizi, ma è contenuto perchè le curve decrescono ma molto lentamente, e questo dopo le misure di mitigazione. Dunque l’epidemia resta in una fase delicata e non ci dobbiamo rilassare troppo, ma mantenere una grande attenzione. Incidenza e Rt in lieve calo ci dicono che la tendenza in questo momento è positiva” ha concluso Brusaferro.
Queste le principali misure da rispettare in zona gialla:
? Coprifuoco dalle 22,00 alle 5,00.
? Fino al 15 febbraio sono vietati gli spostamenti in entrata ed in uscita tra Regioni diverse o Province Autonome. Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
? È possibile il rientro presso le seconde case, solo se comprovato da un titolo con data certa anteriore al 14 gennaio. La casa deve essere abitata solo da persone appartenenti al nucleo familiare dell’avente titolo. Necessario presentare copia del titolo di godimento con data certa o, eventualmente, autocertificazione. La falsità di quanto dichiarato costituisce reato.
? Autocertificazione sempre richiesta dalle 22,00 alle 5,00 (ore di coprifuoco) e per spostamenti verso altra Regione o Provincia Autonoma giustificati da motivi di salute, necessità o lavoro.
? All’interno della propria Regione, è fortemente raccomandato di non spostarsi, dalle 5,00 alle 22,00, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute, necessità e per usufruire di servizi non sospesi.
? Consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata (visite ad amici e parenti), all’interno della propria Regione, una sola volta al giorno fra le 5,00 e le 22,00, nei limiti di due persone. Sono esclusi dal conteggio minori di anni 14, disabili o non autosufficienti conviventi.
? Ricongiungimento tra partner consentito presso il luogo corrispondente a quello di residenza, domicilio o abitazione della coppia, escluse seconde case e hotel (eventualmente anche in un’altra Regione).
? Ristoranti aperti fino alle ore 18,00. Consegna a domicilio sempre consentita. Consentito asporto dalle 5,00 alle 22,00.
Bar, gelaterie e pasticcerie aperte fino alle ore 18,00.
? Consegna a domicilio sempre consentita. Vietato asporto dopo le 18,00 (per le attività identificate da codici ATECO 56.3 e ATECO 47.25).
? Mostre e musei aperti nei giorni feriali.
? Chiusi palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta salva l’erogazione di prestazioni riabilitative o terapeutiche. Restano aperti centri e circoli sportivi solo per attività sportiva di base all’aperto.
? Chiusi teatri e cinema.
?Chiusi sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
? Chiuse le università salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
? Didattica a distanza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% per le scuole superiori, salvo diversa ordinanza regionale.
Didattica in presenza con obbligo mascherina per scuole elementari e medie.
? Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sempre aperte farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
? Consentita assistenza a parenti o amici non autosufficienti, nel rispetto dei protocolli anti-covid.
? Parrucchieri e centri estetici aperti.
? Negozi aperti.
? Chiese aperte e funzioni religiose consentite nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo.
? Restano aperte le industrie ed i cantieri.
? Capienza massima dei mezzi pubblici al 50%.
? Smart working ove possibile.
? Vietate feste al chiuso, sagre, fiere ed eventi analoghi.
? Vietati sport di squadra amatoriali.
? Consentiti sport individuali all’aperto.
? Chiusi impianti sciistici fino al 15 febbraio.