Petri: «Minutillo è fuori da Fratelli d’Italia». Minutillo: «Petri non ha capito nulla»

Davide Minutillo Centrodestra per Forli

«A seguito dell’Udienza tenutasi in data 22 aprile dinanzi al Giudice di Pace di Forlì, è stato emesso dal medesimo, provvedimento con cui si sospende qualsiasi obbligo di consegnare la tessera Davide Minutillo. Come noto, Fratelli d’Italia aveva rifiutato a Davide Minutillo la tessera per l’anno 2020, ritenendolo dunque definitivamente estraneo al movimento. Il provvedimento del GdP conferma pertanto che Davide Minutillo nulla ha a che fare con il movimento politico FdI di cui è soggetto estraneo. Fratelli d’Italia ha già depositato davanti alla magistratura la richiesta di risarcimento per i gravi danni all’immagine provocati da Minutillo al movimento nazionale. Copia del provvedimento verrà inviata anche al sindaco e al presidente del Consiglio Comunale per chiarire definitivamente che Minutillo e i componenti del Gruppo consigliare da lui presieduto, al di là delle mere denominazioni formalistiche, non rappresentano in alcun modo Fratelli d’Italia a nessun livello e in un nessun contesto» è il commento di Roberto Petri commissario provinciale di Fratelli d’Italia di Forlì-Cesena.

«Quanto dichiarato dal commissario Roberto Petri è assolutamente non veritiero e come sempre continua a portare avanti la sua battaglia per scopi personali distorcendo la realtà dei fatti e disconoscendo chi ha costruito Fratelli d’Italia a Forlì Cesena. Per la stampa e per gli elettori è bene precisare come il giudice non ha revocato alcun provvedimento cosi come richiesto ma lo ha semplicemente sospeso in attesa di approfondire la questione e di pronunciarsi sul merito nelle prossime udienze, cosa ben diversa da quanto dichiarato da Petri. Infatti nell’ordinanza provvisoria, e non sentenza, si può leggere a caratteri cubitali come il decreto non sia stato revocato cosi come richiesto ma anzi lo stesso sia ancora valido ed è semplicemente stato sospeso nell’attesa che venga espletata tutta l’istruttoria e si arrivi a sentenza. Rimane il fatto che è stato eseguito il pagamento e che la tessera non è mai stata consegnata dallo stesso Petri senza inoltre espletare alcun tipo di motivazione.
Inoltre sulla richiesta di risarcimento danni il giudice non si è espresso ma chiaramente la stessa è infondata e non preoccupa minimamente anzi saranno altri a dover giustificare le proprie condotte ed eventualmente a preoccuparsi.
Invitiamo Roberto Petri, commissario elettorale, ad essere onesto con la stampa e con gli elettori e a descrivere la realtà, questa sua battaglia di conquista del partito ha massacrato il movimento sia a livello locale che provinciale dove tre quarti della dirigenza locale è stata allontanata da lui penso a dei dirigenti storici come Proli e Bonavita e tanti altri.
Resta il fatto che il gruppo originale è quello che è stato eletto alle ultime consultazioni amministrative con la lista elettorale benedetta da tutti i dirigenti e non rappresenta assolutamente una formalità dato che è riconosciuto ufficialmente dallo statuto del movimento ma soprattutto dagli elettori di Fratelli d’Italia.
Per quanto riguarda l’amministrazione neanche davanti ad una richiesta del primo cittadino che aveva chiesto a Giorgia Meloni di intervenire nei confronti del movimento di Forlì ha fatto calmare il ravennate Petri, che pur di portare avanti i suoi interessi di potere continua a indebolire l’amministrazione di Forlì con questa polemica senza mai aver fatto qualche cosa per i forlivesi addirittura disconoscendo uno dei gruppi consiliare più numerosi della regione. La situazione è chiara il gruppo consiliare continuerà ad intervenire in nome di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni cosi come previsto dalle regole il resto è tutta fuffa da vecchi poltronari della politica. I forlivesi adesso hanno altri problemi chiedono una forza che li sappia ascoltare è su quelli che concentreremo la nostra azione politica» la risposta di Davide Minutillo.

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