Se è vero che la quercia simboleggia la forza, la longevità, la durezza ed è un albero di lunga vita che appartiene alla specie di piante più forti, quella presente in un’appezzamento di terreno di proprietà dell’Ausl Romagna, nella frazione Rotta del Comune di Forlì, ha tutte queste caratteristiche. Probabilmente ultracentenaria, la pianta svetta imponente vicino ad una casa contadina, disabitata da molto tempo, nell’angolo fra le vie Vincenzo Brasini e Cà Bagnoli, poco distante dalla chiesa parrocchiale di San Nicolò.
Qualche settimana fa il Comitato di Quartiere di Carpinello, Rotta e Castellaccio si è attivato per valorizzare la quercia in questione segnalando agli uffici competenti dell’Ausl Romagna che la pianta era totalmente invasa nel tronco e nei rami da rampicanti, in particolare edera, che a lungo termine avrebbero potuto indebolirla, rendendola vulnerabile ai parassiti, alle malattie e ad eventuali danni provocati dal vento, nonché provocare una scarsa crescita del fogliame.
I tecnici dell’Ausl hanno condiviso la richiesta e si sono attivati immediatamente per organizzare gli interventi previsti, da attuarsi in due fasi. Col primo intervento, già realizzato, l’edera è stata tagliata alla base del tronco della quercia e sono stati eliminati degli arbusti cresciuti sotto la chioma dell’albero. Il secondo lavoro, che verrà eseguito a settembre per evitare di danneggiare eventuali nidi, consisterà nell’asportazione dell’edera secca dai rami, nella potatura di rimonda lungo i fusti principali e nel contempo saranno controllate e curate eventuali carie.
Le attività più rilevanti, che richiedono l’uso di una piattaforma, saranno svolte da una ditta specializzata incaricata dalla proprietà, mentre parallelamente avrà inizio la collaborazione con il Comitato di quartiere per mantenere al meglio e nel tempo la bellissima quercia.
Nel corso del mese di giugno il Comitato di Quartiere ha intenzione di organizzare una camminata, che sarà guidata da Gabriele Zelli, nella zona di Rotta per far vedere e conoscere le piante centenarie che vegetano in zona e che si trovano raggruppate nell’arco di poche centinaia di metri; come due file di gelsi situati in altrettante aree private, così come un pioppo davanti al cimitero, oltre ovviamente alla quercia dell’Ausl.
Gabriele Zelli