«Le associazioni Wwf – Forlì Cesena e GUFI – Gruppo Unitario per le Foreste Italiane sono venute a conoscenza della richiesta dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino di tagliare piante di alto fusto, nel periodo 2021-2035 (15 anni), in una superficie pari a 3000,50 Ha sui 5867,1 Ha interni al Parco Nazionale del demanio regionale “Foreste Casentinesi” (il 57% dell’intero complesso). L’attinente istruttoria dell’Ente Parco evidenzia senza equivoci che il taglio richiesto è del tutto inaccettabile, in quanto fortemente impattante su foreste mature in piena fase ulteriormente evolutiva, di grande valore vegetazionale, ecosistemico e paesaggistico. Il soggetto richiedente, per di più, voleva intaccare pesantemente anche 445 Ha interni al sito Unesco “Foreste Vetuste”, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità.
Questo vero e proprio attentato alla Natura ed alla Biodiversità del Parco Nazionale è addirittura falsamente accreditato dall’ Unione dei Comuni come gestione attiva sostenibile delle foreste, nel rispetto dei “Servizi ecosistemici”. Un tentativo, efficacemente impedito dall’Ente Parco, di depauperare irrimediabilmente fustaie di circa 100 anni di età e riconvertendole a bosco ceduo, cioè a bosco ecologicamente “povero” da “ricco” che attualmente è. Fortunatamente il respingimento di tale assurda e devastante richiesta consente di guardare con convinzione a un prossimo nuovo Piano del Parco, impostato su una coerente tutela delle foreste e non in un’ottica produttivistica della risorsa legno. Preoccupa tuttavia che in molti altri siti, esterni al Parco Nazionale – in cui lo sviluppo evolutivo delle biocenosi di boschi e foreste è ancora in piena evoluzione, Natura e Biodiversità – siano a forte rischio a causa di analoghi devastanti piani di taglio. Questo pericolo è particolarmente accentuato in Toscana, dove la legge regionale forestale consente livelli di utilizzo forestale del tutto insostenibili.
Le scriventi Associazioni, quindi, oltre a sostenere in permanenza l’azione di tutela svolta, non solo nel caso in esame, dall’Ente Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, provvederanno a operare una ricognizione dei tagli in previsione e in essere sia in Toscana che in Emilia-Romagna. Lo scopo è quello di scongiurare quelli che si possono considerare vere e proprie “attività estrattive “della risorsa legno, camuffate dolosamente, falsamente e pubblicamente come azioni “green”».
Wwf Forlì-Cesena