L’Italia, unico paese al mondo, non fu “fatta” da un condottiero ma da un poeta. Fu Dante, infatti, a dare dignità al terreno primario e comune di una nazione, la lingua. Fu lui a fondare la civiltà italiana sull’arte, sul pensiero, sull’eccellenza e il genio, oltre che sulla storia e la geografia. Dante è stata la grande “scoperta” del nazionalismo novecentesco. Durante il ventennio fascista non c’era discorso ufficiale che al punto di ricordare le glorie patrie di questa stirpe di poeti, santi eroi e navigatori non includesse in primis il Poeta fiorentino.
Anche il Comune di Predappio rende omaggio al Sommo Poeta con un approfondimento speciale. Allo scopo di collocare nella storia il culto per il genio di Dante durante il ventennio il Comune di Predappio promuove la mostra storica documentale dal titolo “Dante. Il più italiano dei poeti, il più poeta degli italiani”, allestita presso la Casa Natale Mussolini.
L’esibizione, che è organizzata dal Comune di Predappio in collaborazione con l’“Associazione Culturale Tessere del ‘900” nelle persone di Franco Moschi e Piero Casavecchia, resterà aperta dal prossimo 17 luglio al 9 gennaio 2022 e vanta il contributo di numerose istituzioni storiche e culturali che hanno dato in prestito alcune opere e documenti, come il Vittoriale degli Italiani, l’archivio Mart di Rovereto e l’Archivio storico Istituto Luce di Roma.