Si chiama Danteinoro il progetto turistico che Bertinoro lancia per celebrare il suo ospite più illustre, Dante Alighieri, che accolse all’inizio del suo esilio in Romagna.
Il progetto è stato presentato ufficialmente oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta alla Pieve di Polenta, con la partecipazione del Vicesindaco e Assessore al Turismo Mirko Capuano e di alcuni di quelli che hanno collaborato alla sua realizzazione: il direttore del Museo Interreligioso Enrico Bertoni, l’associazione Amici di Polenta, la Pro Loco di Fratta, il Lions Club Forlì-Cesena-Terre di Romagna. Danteinoro è un itinerario ‘multimediale’ collega i vari luoghi legati alla memoria di Dante e alle suggestioni della sua poesia. Sei le tappe del percorso: la Pieve di Polenta e il suo sagrato, il cipresso di Francesca, la Colonna degli Anelli, Palazzo Ordelaffi e la Rocca Vescovile.
Presso ognuno di questi punti è stata collocata una stele contrassegnata dal logo Danteinoro, con mappa e QRcode, grazie al quale il visitatore non solo potrà conoscere la storia del luogo, ma anche immergersi nell’atmosfera dantesca.
Inquadrando il QRcode con l’apposita App del cellulare, infatti, si accederà a una serie di contenuti multimediali: alcune informazioni storiche sul luogo e il monumento; una breve audioguida; un video legato al luogo, foto e il collegamento alle più diverse informazioni sul territorio. I contenuti sono proposti in doppia lingua: italiano e inglese.
Ad ogni tappa corrispondono alcuni versi tratti dal grande poema dantesco, dal ben noto V canto dell’Inferno, di cui è protagonista la famosa Francesca da Polenta, al XIV del Purgatorio, in cui compare Guido del Duca, giudice di Bertinoro che fece erigere al Colonna dell’ospitalità. In questa mini-antologia dantesca c’è un’unica eccezione, ma significativa: sul sagrato della pieve di Polenta, presso l’erma di Giosuè Carducci, viene proposto un passaggio dell’ode La chiesa di Polenta.
Ma c’è una vera sorpresa, che è rappresentata dal fatto che i versi danteschi (e carducciani) sono interpretati da grandi nomi del mondo dello spettacolo e della cultura, che hanno prestato amichevolmente la loro voce per realizzare questo progetto.
A rendere possibile questa straordinaria collaborazione è stato Biagio Antonacci, grande amico e frequentatore delle colline romagnole, che si è appassionato al progetto Danteinoro e che ha accettato, su invito del Comune di Bertinoro, l’incarico di Direttore Artistico della parte più evocativa del progetto, coinvolgendo direttamente alcuni amici ed eccellenze dello spettacolo e della cultura italiana. Si tratta, oltre a Biagio Antonacci, di Giuseppe Fiorello, Milena Gabanelli, Moni Ovadia, Giorgio Panariello e Micaela Ramazzotti.
Così alla Pieve di Polenta si può ascoltare Biagio Antonacci che interpretare alcune terzine del V Canto dell’Inferno, mentre sul sagrato è la voce di Giorgio Panariello a farci ascoltare un brano dell’ode La chiesa di Polenta; spostandosi sul poggio del cipresso di Francesca, c’è la voce di Milena Gabanelli che interpreta un altro passaggio del V dell’Inferno, mentre a Moni Ovadia sono toccate le terzine del XIV del Purgatorio collegate al QRcode della Colonna degli Anelli; a pochi passi, raggiungendo la postazione del Palazzo Comunale, si trova la voce di Giuseppe Fiorello che interpreta un brano del XXVII canto dell’Inferno. Infine, arrivando alla Rocca Vescovile, si approda in Paradiso con Micaela Ramazzotti che interpreta un passo del XIX Canto.
A completare il progetto Danteinoro c’è una brochure che riporta la mappa del percorso e le coordinate geografiche delle singole tappe. E naturalmente, informazioni approfondite sono riportate sul sito turistico del Comune di Bertinoro www.visitbertinoro.it.