“Pane, amore e… fantasia” sarà un incontro tutto al femminile, con testimonianze sulla cultura del cibo e un confronto su come turismo enogastronomico, comunicazione e anche promozione del Made in Italy siano mutati in questi tempi non facili. Questo l’appuntamento, in agenda sabato 31 luglio alle ore 18,00 nella chiesa dei Servi, con cui Casa Artusi ha scelto di aprire il programma delle sue attività nei nove giorni della Festa Artusiana.
Il titolo scelto “Pane, amore e… fantasia” richiama il titolo di un film d’altri tempi, ma qui la Decima Musa non c’entra. C’è, invece, il desiderio di accendere i riflettori sull’impegno quotidiano che richiede la cucina di casa – storicamente portato avanti soprattutto dalle donne – ma anche sulla passione e sull’inventiva che spesso accompagnano questo lavoro. Spiega la presidente di Casa Artusi Laila Tentoni: “Per dirla con una battuta, a Casa Artusi guardiamo al sapere che sta dietro al sapore. Di cibo in cibo si snodano le storie personali, familiari, che, attraverso testimonianze soprattutto femminili, diventano universali. Un’attenzione continua sul piacere della cultura a tavola che, necessaria per pensare e costruire il futuro, è anche misura di civiltà”.
Logico, quindi, pensare a un confronto fra donne del cibo – maestre di cucina, giornaliste, blogger, esperte di turismo enogastronomico – per riflettere sul valore e le prospettive della cultura gastronomica, a partire dalla loro esperienza e indiscutibile competenza. Ci sarà Roberta Garibaldi, docente dell’Università degli Studi di Bergamo ed esperta di turismo enogastronomico che analizzerà tradizione e innovazione nel settore food and travel. La giornalista di cucina, viaggi e costume Margo Schachter racconterà com’è “Scrivere e lavorare nel mondo del food senza cucinare, fra vecchi e nuovi media, social e influencer”. La scrittrice gastronomica e blogger Monica Campagnoli di Tortellini&Co, parlerà di “Storie e storia di cucina”. La cesenate Liliana Babbi Cappelletti, autrice e ricercatrice delle tradizioni gastronomiche della Romagna ha scelto di intitolare il suo intervento “Fra città e campagna, la cuoca errante per una cucina di casa”.
La maestra di cucina Carla Brigliadori di Casa Artusi spiegherà come viene vista “La cucina domestica italiana fuori d’Italia”, mentre Cristina Bowerman, maestra di cucina e presidente Associazione Ambasciatori del Gusto – che si collegherà da remoto – svelerà cosa significa “Essere ambasciatori della cucina italiana ai tempi del Covid”. A introdurre e coordinare i lavori – che sarà la ‘padrona di casa’ Laila Tentoni. Porterà i suoi saluti la sindaca di Forlimpopoli Milena Garavini, aprendo così ufficialmente la XXV edizione della Festa Artusiana, che vuole essere anche un messaggio di resistenza e di speranza. Un messaggio che l’Amministrazione Comunale rinnova a chiusura delle celebrazioni del Bicentenario artusiano. L’ingresso è libero fino esaurimento posti, ed è possibile prenotare un posto chiamando al numero 3498401818.