Martedì 14 settembre, mentre Firenze e Ravenna celebravano a livello nazionale la ricorrenza dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, i Comuni di San Godenzo, Portico e San Benedetto e Marradi, il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi e l’Accademia degli Incamminati di Modigliana concludevano le celebrazioni della “Giornata Dantesca all’Acquacheta” aperte il 12 giugno scorso. In una bella giornata di sole, una delegazione del Comitato promotore ha scoperto una targa commemorativa sopra la cascata dell’Acquacheta ricordata da Dante (Inferno, canto XVI, 94-102) e ha inaugurato sulla cascata minore del Lavane l’opera d’arte “Diavoletto rosso” dell’artista Valerio Mirannalti di Fiesole.
“Sono molto contento – ha commentato l’artista – di essere riuscito a collocare per l’eternità una mia scultura in un luogo naturale di straordinaria bellezza a me così caro, come la cascata dell’Acquacheta. La scultura rosso/arancio, come una diabolica presenza, dialoga con il paesaggio circostante e ne rende visivamente il XVIII canto dell’Infermo dantesco, dove viene descritto l’ingresso a quel luogo chiamato Malebolge: tutto fatto in pietra del colore del ferro, come la parete rocciosa che lo circonda”.
Perché Diavoletto rosso? Risponde Mirannalti: “La mia opera vuol simboleggiare il genius loci, quello spirito insito nel luogo che ne è guardiano”. Alla manifestazione nella Piana dei Romiti (dal nome dove sorgeva al tempo di Dante l’eremo dell’abbazia di San Benedetto in Alpe) erano presenti: per il comune di San Godenzo: il sindaco Emanuele Piani, il consigliere comunale Luigi Ringressi, il presidente della Pro loco Paolo Manni; per il Comune di Marradi: il sindaco Tommaso Triberti, che è anche consigliere delegato al turismo della città metropolitana di Firenze e consigliere del presidente della regione Toscana; per il Comune di Portico e San Benedetto: il sindaco Maurizio Monti e il consigliere comunale Francesco Rabiti; per l’Accademia degli Incamminati di Modigliana: l’amministratore Giancallisto Mazzolini, il segretario Giuseppe Mercatali, i consiglieri della presidenza Patrizia Ravagli e Alessandro Liverani, il socio Massimo Ragazzini; la comandante dei Carabinieri forestali di San Godenzo Giuditta Miniati, con l’appuntato David Bentivegna; il comandante dei Carabinieri di San Godenzo Antonio Donatiello.
Erano presenti anche altri cittadini dei tre Comuni e diversi escursionisti. A nome della delegazioni, il sindaco di San Godenzo Piani (territorio dove si trova la cascata dell’Acquacheta, mentre il torrente sottostante scorre già nel comune di Portico) ha ringraziato Mirannalti per avere donato la scultura e tutte le associazioni di volontariato dei tre Comuni, “che hanno fornito un contributo importantissimo per il successo degli eventi danteschi che sono stati promossi per il 700° dalla morte del poeta e, in particolare, per l’ottima organizzazione dell’evento Giornata dantesca all’Acquacheta del 12 giugno scorso”. I presenti si sono impegnati a celebrare insieme anche in futuro la memoria di Dante all’Acquacheta, “uno dei massimi luoghi dell’esilio di Dante al pari di Ravenna, Verona, Arezzo, Forlì, il Casentino dei conti Guidi e la Garfagnana dei Malaspina”.