“Oltre 700 cittadini, in gran parte di Tredozio oltre che di Modigliana e per lo più anziani, a oggi sono senza medico di base. La richiesta da parte mia e del sindaco Dardi è caduta nel vuoto: i medici attualmente in servizio a Modigliana hanno scelto di non accogliere altri pazienti. Capisco perfettamente che l’ASL non ha alcuna colpa e che anzi sta lavorando congiuntamente con le nostre amministrazioni locali per trovare una soluzione coinvolgendo anche i referenti sanitari a livello regionale. E apprezzo la soluzione della ricetta dematerializzata che arriverà direttamente in farmacia a Tredozio. Ma serve un medico in paese che, magari, possa servire anche gli abitanti di Modigliana ‘orfani’ di un referente. Da mesi si parla di maggiore attenzione ai territori disagiati a livello nazionale e oggi una mezza vallata non ha un medico di riferimento? Mi sono confrontata sul tema con via Aldo Moro e ho chiesto al Sottosegretario Davide Baruffi una deroga per permettere agli oltre 6.000 laureati in medicina in attesa di specializzazione di esercitare temporaneamente come medici di base: potrebbe essere l’unica soluzione percorribile nel breve periodo”. Così Simona Vietina, sindaca di Tredozio e parlamentare di Coraggio Italia.
“Capisco che figure professionali come i medici di base siano provati dopo due anni di Covid in cui sono stati costretti a sforzi titanici – incalza il sindaco di Tredozio – ma trovo terribile che tanti cittadini, in larga maggioranza in età avanzata, saranno costretti ad andare a Rocca San Casciano, che dista oltre 30 minuti in auto da Tredozio lungo una strada non semplice, a Faenza, impiegando non meno di 45 minuti con i mezzi pubblici, o a Brisighella, ancora più disagevole. La loro colpa? L’età che non gli ha permesso di effettuare il cambio medico online in tempi brevi e ora si sentono dire dal Cup che non c’è disponibilità nelle vicinanze. L’età avanzata è diventata una colpa da punire, forse? Oppure dobbiamo credere alla logica del “Chi primo arriva, meglio alloggia?”. Inoltre nei prossimi 18 mesi sono previsti altri pensionamenti: il problema diventerà ancora più grave e migliaia di persone saranno prive di un servizio così essenziale” conclude Vietina.