Nel corso della seduta di lunedì, il Consiglio comunale di Forlì ha approvato in maniera unanime una mozione presentata da tutti i gruppi di opposizione (Forlì e Co., Pd, Italia viva, Movimento Cinque Stelle) a sostegno delle mobilitazioni in atto contro la crisi climatica e ambientale. Il documento si rifà in maniera esplicita alla richiesta di sostegno per lo sciopero globale contro il clima del 24 settembre – svoltosi poi anche a Forlì con larga partecipazione di cittadini, giovani, studenti e sindacati – pervenuta a tutti i consiglieri comunali alcuni giorni prima di tale evento da parte del gruppo locale dei Fridays for Future.
“La mozione sottolinea la particolare urgenza di una forte azione delle istituzioni per contrastare il cambiamento climatico e la crisi ambientale, tenuto conto da una parte dei sempre più allarmanti rapporti scientifici che indicano la riduzione del tempo a disposizione per impedire mutamenti catastrofici e dall’altra della grande opportunità offerta dall’arrivo dei fondi del Recovery Plan. Qualora vi sia una reale volontà politica in tal senso, le risorse comunitarie possono infatti rappresentare una svolta decisiva nel contenimento delle emissioni e nella transizione da un modello di economia lineare ad uno ispirato a principi di sostenibilità. Dal punto di vista simbolico, è importante che la mozione sia stata adottata all’unanimità. Nondimeno ancora più importante è che le istituzioni mostrino coerenza fra le parole e i fatti” è il commento di Federico Morgagni di Forlì e Co.
“Nel 2019 il Consiglio comunale di Forlì approvò, anche allora all’unanimità, una mozione con cui la crisi climatica veniva riconosciuta come “la sfida più grande di sempre per l’umanità”, postulando tredici azioni attraverso le quali concretizzare tale impegno nell’azione di governo a livello locale. Giunti a metà della consiliatura, non si può certo dire che queste dichiarazioni di intenti si siano tradotte in atti amministrativi coerenti e conseguenti; su temi come il contrasto al consumo di suolo, la difesa del territorio, la promozione di un modello di sviluppo sostenibile e circolare le scelte adottate sono anzi andate in direzione opposta, negando nei fatti quanto approvato. Il processo di redazione del nuovo Piano urbanistico, che impegnerà il Consiglio comunale nei mesi a venire, e il confronto su un nuovo piano del commercio che ponga fine all’indiscriminato aumento delle superfici di vendita, saranno la cartina di tornasole per misurare la serietà con la quale si intende rispettare quanto promesso. Alla maggioranza chiediamo quindi di assumersi la responsabilità che le competono, mostrando nei fatti di credere in ciò che ha approvato lunedì” conclude Federico Morgagni.