«Domenica 31 ottobre alle ore 17,30 scendiamo in piazza Saffi a Forlì (Chiostro di San Mercuriale) contro il vergognoso affossamento del ddl Zan in Senato. Dopo mesi trascorsi tra rinvii e emendamenti, mercoledì 27 scorso il ddl Zan è stato ufficialmente affondato in Senato, culminando nell’ennesimo atto di violenza istituzionale contro le soggettività marginalizzate. Una legge già al minimo sindacale, soprattutto se paragonata al panorama europeo dove paesi come Francia, Spagna, Croazia, Irlanda, Regno Unito e Norvegia da anni legiferano in materia. Quello che poteva essere un primo piccolo passo verso una più ampia tutela dei diritti di coloro che quotidianamente subiscono discriminazioni e violenze misogine, abiliste e omolesbobitransfobiche, si è ridotto a squallide manovre politiche messe in atto strumentalizzando i contenuti della legge per annientare il dibattito pubblico. Fino ad assistere a grotteschi festeggiamenti vittoriosi per aver negato diritti e tutele contro questi crimini d’odio» si legge in un comunicato dell’associazione “Un secco no“.
“Non accettiamo – continua – che i nostri diritti siano merce di scambio tra forze politiche. Denunciamo questa ennesima violenza messa in atto sui nostri corpi e sulle nostre vite. Ribadiamo la necessità di mobilitarci per protestare contro l’affossamento della legge Zan e per chiedere effettiva protezione e tutela per queste forme di discriminazione e per tutte le soggettività marginalizzate. Facciamo appello alla cittadinanza, scendiamo in piazza insieme per chiedere diritti e tutele contro queste forme di discriminazione, per rilanciare una sfida alla collettività: adesso vogliamo #moltopiùdizan. Questo appello di mobilitazione nasce da un incontro tra REA Collettivo di genere, Forlì Città Aperta e Un secco no, ma questo testo vuole dare voce alla protesta di tutte quelle persone e realtà che lottano a sostegno dei diritti e contro le discriminazioni“.