Martedì 26 ottobre alle ore 12,00, in località Poggio Baldi, verrà inaugurato il sito sperimentale di monitoraggio della Frana di Poggio Baldi, un progetto che vede la collaborazione tra Università La Sapienza di Roma ed enti locali uniti nella creazione di un laboratorio dedicato, appunto, allo studio e all’osservazione dei movimenti franosi.
“Da un evento tragico, come la Frana di Poggio Baldi, è nata un’opportunità importante che permetterà a numerosi studenti di approfondire e studiare gli eventi franosi – spiega il sindaco di Santa Sofia Daniele Valbonesi -. Quello che era un danno, si sta trasformando in un progetto di ricerca con l’Università La Sapienza e la startup NHAZCA Srl, che ringrazio per la loro presenza a Santa Sofia. È, inoltre, un onore accogliere qui la rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni, di origini santasofiesi”.
Oltre alla rettrice Antonella Polimeni, a Santa Sofia sono presenti il direttore del Dipartimento di Scienze della Terra Maurizio Del Monte e il responsabile del Laboratorio naturale di Poggio Baldi Paolo Mazzanti, il presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Faleterona e Campigna Luca Santini, che rese possibile l’avvio del progetto di Nazhca, Romagna Acque – che si fece carico di parte dei costi degli interventi durante l’evento franoso del 2010 – con il presidente Tonino Bernabè e la Regione Emilia Romagna che attraverso la Protezione civile e l’Agenzia del territorio ha gestito e seguito gli eventi accaduti in quel sito. Il laboratorio rappresenta oggi una unicità nel campo del monitoraggio geologico per le attività di ricerca applicata, didattica e dei test di nuovi strumenti di monitoraggio.