La nuova fase di ascolto e di analisi dei bisogni dei genitori, promossa dal Centro per le Famiglie della Romagna Forlivese e tesa a far emergere quali forme di supporto possano efficacemente affiancarli durante la crescita dei figli, si è conclusa con numeri importanti e con il delineamento di nuove strategie all’interno di una società in continua evoluzione.
“Dopo un lungo un anno di difficoltà e cambiamenti inattesi dettati dalla pandemia, abbiamo ritenuto funzionale proporre una rilevazione anonima e online per indirizzare le progettazioni future dedicate a genitori, bambini e ragazzi. I risultati dell’indagine – spiega l’assessora al welfare e politiche per la famiglia Rosaria Tassinari – sono stati molti soddisfacenti, a partire dal numero delle persone coinvolte. Nel periodo di attivazione del questionario, dal 5 maggio al 31 giugno, sono pervenute 1.000 risposte di genitori e tutori, di cui 582 residenti nel Comune di Forlì e 418 negli altri Comuni del distretto. La maggior parte di questi sono over trentenni (958 su 1.000), nati in Italia (963 su 1.000) e dotati di un buon titolo di studio, non inferiore al diploma di maturità (891 su 1.000). Se ci soffermiamo sull’aspetto della composizione familiare, la maggioranza dei rispondenti (848 su 1.000) ha dichiarato di far parte di una famiglia con due genitori conviventi, mentre il totale di figli dichiarati è di 1.689, di cui 1.448 sono stati associati ad un servizio scolastico, rientranti dunque nella fascia d’età 0-18, mentre i restanti 241 sono giovani maggiorenni. L’aiuto nello svolgimento dei compiti (70%), il sostegno nello sviluppo dell’autonomia quotidiana (45%) e la gestione del tempo (40%) sono le tre categorie di bisogni più citate nell’accudimento genitoriale dei figli mentre fatica, impegno e amore sono le tre parole più ricorrenti per descrivere l’esperienza genitoriale”.
“Nell’educazione e nella crescita dei figli, 933 dei 1.000 rispondenti al questionario hanno dichiarato di essere affiancati da persone della propria rete parentale (72%), rete amicale (21%) e rete comunitaria (7%). L’importanza dei parenti si registra anche nella conciliazione della vita familiare con gli impegni lavorativi; il 60,6 % dei rispondenti ricorre ai nonni, il 45,9% è aiutato dal proprio partner e il 7,3 % fa affidamento ad amici e vicini. Un elemento di questo report che ci rende particolarmente soddisfatti è la conoscenza e la frequentazione del Centro sul territorio; meno del 30% delle famiglie ha dichiarato di non esserne a conoscenza e di non aver fruito di alcun servizio. Tra i temi da approfondire segnalati dai genitori ci sono gli aspetti emotivi/relazionali (52,3%), i cambiamenti dell’adolescenza (49,5%), i social network (38,5%), il bullismo o cyberbullismo (39,1%).
L’indagine, con i suoi preziosi feedback, ci permette di mettere a fuoco le fatiche e i nuovi bisogni legati al ruolo genitoriale, ricalibrandoli all’utilizzo di risorse e servizi già disponibili sul territorio. Le risultanze del questionario verranno condivise nei prossimi giorni con i numerosi stakeholder del territorio per poi essere discusse, all’inizio del 2022, in un approfondito seminario aperto al pubblico – conclude l’assessore Tassinari che rivolge un sentito ringraziamento a – tutti gli operatori del Centro per le Famiglie della Romagna Forlivese impegnati nell’elaborazione e nel monitoraggio di questa indagine”.