“In occasione della giornata mondiale degli studenti e delle studentesse, come sindacato studentesco Unione degli universitari (UDU) Forlì abbiamo organizzato un flashmob di consapevolizzazione sul tema della salute mentale negli spazi esterni del Campus universitario. Durante l’evento, abbiamo esposto dieci fotografie (opera di Jasmine Zanirato e Francesco Belforti) e, simultaneamente, raccontato dieci storie relative al malessere psicologico e alle conseguenze che ne derivano. L’obiettivo del progetto è invitare la comunità a riflettere sulle urgenze legate alla salute mentale e alle carenze del sistema politico, sanitario e accademico. I limiti e i disagi scaturiti da tali mancanze impediscono soprattutto ai giovani di accedere in maniera adeguata a servizi di ascolto o supporto psicologico, rendendo le sfide quotidiane sempre più difficili da affrontare“.
“Le liste di attesa infinite, la mancanza di personale preparato e i costi troppo elevati trasformano l’assistenza psicologica in un servizio esclusivo, se non addirittura inaccessibile” dichiara Caterina Migale responsabile Stampa dell’UDU. – L’Unione degli Universitari intende contribuire attivamente per migliorare tale modello, partendo dal basso, informando in primis e fornendo alternative sostenibili in secondo luogo. Proprio sostenibilità è la parola chiave adottata da noi come UDU Forlì nell’organizzazione dell’evento del 19 novembre, che tuttavia costituisce solo l’inizio: il flashmob, infatti, fa parte di un programma più esteso realizzato per informare sui costi economici, ambientali e sociali della vita universitaria”.
“Speriamo che gli sforzi presenti e futuri portino ad un aumento delle risorse istituzionali destinate al miglioramento delle condizioni materiali e immateriali in cui versano gli studenti e le studentesse, a partire dalla salute mentale. Vista l’urgenza che caratterizza determinate problematiche, si coglie l’occasione per invitare la comunità forlivese a prendere parte alle prossime iniziative dell’Unione degli universitari: una società non può stare bene finchè tutti i suoi membri non staranno bene“.