“La famiglia è il cardine dei rapporti sociali, ma questo concetto semplice, che un tempo consentiva un dialogo anche tra chi aveva visioni diverse della società, si è perso e tutto è diventato più complicato”. Con queste parole il sindaco Zattini ha introdotto il suo discorso di fronte ai 28 delegati delle Associazioni cittadine che compongono la Consulta comunale delle famiglie, in occasione della serata di confronto con la Giunta comunale organizzata il 1° dicembre presso il circolo Endas di Forlì. Alla serata hanno partecipato gli assessori Paola Casara, Vittorio Cicognani, Andrea Cintorino, Valerio Melandri e Rosaria Tassinari.
“La Consulta delle famiglie, dopo un lungo periodo di sospensione, da circa due anni ha ripreso la sua attività esercitando con notevole impegno il suo ruolo propositivo di stimolo e di elaborazione di idee per il bene delle famiglie forlivesi. Se l’emergenza pandemica continua a giustificare il notevole sforzo “assistenzialistico” messo in campo da tutta l’Amministrazione comunale, non bisogna però perdere di vista l’orizzonte più ampio in cui si devono inserire le politiche famigliari”, ha affermato la presidente Maria Cristina Terenzi nella sua introduzione, precisando poi che “la Consulta è suddivisa in vari gruppi di lavoro che hanno sottoposto alla votazione dell’assemblea i propri progetti e obiettivi, rendendola poi partecipe anche degli sviluppi e delle criticità incontrate durante l’attuazione. Sono dunque interventi su più tematiche, ma unitario e condiviso”.
Ha quindi preso la parola il gruppo “Disabili e anziani”, evidenziando la novità e l’importanza del progetto realizzato con l’Assessore Tassinari sull’assegnazione dei voucher alle famiglie con figli disabili; misura finalmente in grado di riconoscere il diritto della famiglia di individuare e di soddisfare i bisogni del suo componente più fragile. Le associazioni che compongono il gruppo di lavoro sul c.d. “Protocollo di Forlì”, sottoscritto nel 2007/2008 da Amministrazione comunale, AUSL e associazioni del terzo settore per attuare la prevenzione dell’aborto così come prevista dalla L. 194/’78, hanno presentato il risultato del loro lavoro di verifica della sua applicazione, evidenziando il significativo cambiamento della prassi operativa che si è prodotto negli anni e che preclude, di fatto, a un reale intervento finalizzato a riconoscere e rimuovere gli ostacoli che portano la donna ad abortire, limitando così il suo diritto ad una scelta libera e consapevole orientata all’accoglienza della vita umana.
Il gruppo di lavoro “Per il benessere della famiglia”, invece, ha presentato alcune proposte operative per ridimensionare il gravoso problema della carenza di informazione alle famiglie forlivesi sulle tante opportunità offerte dall’Amministrazione comunale e dalle Associazioni del territorio, perchè “il cartaceo non basta”. Inoltre, l’isolamento in cui spesso vivono i nuclei famigliari rende urgente la promozione di occasioni d’incontro intergenerazionali e tra famiglie; è nata dunque la proposta di offrire a un gruppo di nuclei famigliari autorganizzati ingressi scontati a mostre, percorsi culturali, spettacoli ecc. “anche perchè la bellezza educa, e ancor più quando si è insieme”. Infine la richiesta di un maggior coivolgimento della Consulta nella programmazione del Centro Famiglie, dovendo constatare che fino ad oggi la Consulta è stata vista unicamente come divulgatrice di progetti già decisi.
Anche il tessuto urbano è connesso alle politiche famigliari. Un gruppo di associazioni della Consulta ha elaborato un progetto denominato “Il parco urbano anche per le famiglie”. Il presupposto è “di guardare con gli occhi dei bambini, dei disabili, delle coppie e degli anziani, ossia delle famiglie, gli spazi verdi della città”. Questo “sguardo normale” prima ha trovato conferma in un sondaggio al quale hanno risposto più di 60 fruitori del parco, poi è stato incoraggiato dal contributo di varie associazioni culturali, sportive e di volontariato e dalla disponibilità dimostrata da alcuni imprenditori. Infine il progetto ha suscitato l’interesse e il coinvolgimento di tre assessorati: ambiente, scuola, welfare. L’obiettivo è superare vecchi schemi per valorizzare e riqualificare una zona particolarmente importante per la città, ma in gran parte e per molti mesi dell’anno occupata solo da uno sterminato numero di conigli”.
È intervenuto poi anche il gruppo di lavoro “Tariffe e quoziente familiare”, che ha evidenziato come le norme fiscali nazionali incoraggino assai poco la stabilità della famiglia e la natalità, per poi aggiungere che “il Comune può incidere sulle tariffe dei servizi comunali con interventi semplici, a costo zero, che garantirebbero maggiore equità e giustizia. Considerando che le attuali tariffe basate su ISEE penalizzano fortemente le famiglie con figli, sono opportune varie correzioni già sperimentate positivamente in diverse realtà del territorio nazionale”. l’intervento ha poi sottolineato che sono tanti gli ambiti che potrebbero favorire la vita famigliare; oltre a quello già menzionato sulle tariffe per accedere ai musei, alle mostre e al cinema, l’azzeramento dei costi del trasporto pubblico, al regolamento dell’edilizia agevolata, al costo dell’acqua oggi basata su scaglioni di consumo “pro-capite”, fino ai tempi della città che mortificano la vita quotidiana di genitori e figli.
Una proposta unitaria approvata all’unanimità dalla Consulta è un corso di formazione per amministratori e politici sulle politiche familiari. I corsi sono promossi sul territorio nazionale dall’AFI (Associazione Famiglie Italiane); oltre all’aspetto formativo delle lezioni tenute da esperti, è stato evidenziato che durante i corsi vengono presentate anche molte esperienze virtuose nate in vari comuni d’Italia.
Al termine degli interventi ha preso la parola il Sindaco Zattini, affrontando ogni singolo argomento sollevato dai gruppi della Consulta per ribadire che: “la famiglia è prioritaria nel programma politico della Giunta, inoltre tocca tutti gli aspetti della vita dei cittadini, a quelli menzionati si deve aggiungere la fondamentale incidenza della scuola, ma anche dell’edilizia e dell’occupazione. Voglio poi ricordare che la generosità dimostrata dalle famiglie, dai cittadini e dalle associazioni di volontariato forlivesi, in questo periodo di pandemia è stata un fondamentale supporto per l’Amministrazione comunale”.
La serata si è conclusa con una “famigliare” e chiassosa tavolata, nella comune consapevolezza delle maggiori e reciproche responsabilità assunte.