L’assessore alla Cultura, Università e Politiche internazionali del Comune di Forlì Valerio Melandri (nella foto), ha presentato il programma del meeting che si svolgerà giovedì 2 dicembre a Palazzo Romagnoli di Forlì quale evento conclusivo del progetto Revival – Revitalization and Reuse of the Lost Heritage in the Adriatic Landscape, cofinanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Croazia dell’Unione Europea, organizzato dal Comune di Forlì in qualità di capofila. Oltre al Comune di Forlì, all’evento finale presenzieranno le organizzazioni partner di progetto, ovvero i Comuni di Campobasso, di Pesaro e di Cesenatico e i croati dell’Università di Zadar, del Comune di Rijeka e RERA (l’Agenzia per lo sviluppo e il coordinamento della contea di Spalato-Dalmazia.
Le attività prenderanno il via nella mattinata, alle ore 9,00, e continueranno poi fino alle 13,00 con la presentazione dei Case Studies per la valorizzazione dei “lost” identificati nei paesi partner. La giornata proseguirà poi con le visite guidate della città seguendo gli itinerari turistici elaborati per Forlì nell’ambito del progetto: sono previsti due tour, uno per i partner, in lingua inglese, e una seconda visita guidata in italiano aperta alla cittadinanza alle ore 16,00.
Dopo l’ultimo evento dell’8 ottobre dedicato al lancio dell’Art Bonus organizzato presso l’Ex Cinema Teatro Odeon, sono quindi giunte a conclusione le attività del progetto Revival – Revitalization and Reuse of the Lost Heritage in the Adriatic Landscape, nato con l’intento di fare del patrimonio culturale del Novecento in stato di abbandono (“lost”) una leva per uno sviluppo territoriale sostenibile e più equilibrato. Le città italiane e croate partner di Revival ospitano numerosi monumenti, edifici, aree e complessi industriali in stato di abbandono e degrado. Molte di queste realtà hanno un significato architettonico e storico, esempi di archeologia industriale, architettura razionalista e modernista.
Revival vuole riscoprire e creare nuovi utilizzi per questo importante patrimonio, oggi quasi totalmente perduto, per promuovere una nuova offerta turistica collegata ad un brand transfrontaliero e alle vie culturali del patrimonio del Novecento dell’Adriatico, oltre che per attrarre persone creative e visitatori e aumentare la consapevolezza e l’attenzione delle comunità locali e dei potenziali investitori sul concetto di patrimonio dimenticato.
Come previsto dalle attività di Revival, questi luoghi sono stati oggetto di approfonditi studi ad opera di esperti, i quali hanno effettuato analisi e ricerche al fine di realizzare, un centro di documentazione digitale transfrontaliero sul patrimonio dimenticato del ‘900. Dei lost prescelti dal Comune di Forlì, e da tutti gli altri partners, sono state realizzate schede di catalogazione digitale e tematiche audiovisive contenenti informazioni storico e architettoniche. Miti, leggende, curiosità e memorie personali legate ai luoghi selezionati, che saranno fruibili sulla piattaforma multimediale creata appositamente per il progetto Revival.
Le attività di progetto hanno previsto anche la realizzazione di uno Storytelling con cui raccontare attraverso le immagini il vissuto, gli aneddoti, le esperienze e le vicende che hanno caratterizzato la storia dei luoghi selezionati. La squadra che ha portato avanti le attività previste dal programma europeo è stata coordinata dal dirigente del Servizio Cultura e Turismo Stefano Benetti, Project Manager del Progetto Revival.
Il Comune di Forlì ha effettuato una ricognizione dei luoghi significativi dell’architettura del ‘900 presenti sul territorio comunale quali: il Cinema Teatro Apollo, il Palazzo delle Poste, l’ex deposito ATR, Hotel della Città, il Foro Boario, l’Ex GIL di viale della Libertà e l’Ex Cinema Teatro Odeon che si trova al suo interno.
Particolare attenzione è stata rivolta dall’Assessore Melandri dell’ex Cinema Teatro Odeon dell’ex GIL, che oggi emerge, fra gli altri luoghi, proprio come “lost”, uno spazio cioè vuoto ed allo stato grezzo, nel cuore del quartiere razionalista.
Numerose sono state le iniziative messe in campo per recuperarne la memoria e riportarlo all’attenzione dei cittadini e di tutti coloro che potrebbero concorrere al suo recupero. Oltre al citato evento dell’8 ottobre dedicato ad Art Bopnus e alla produzione di Storytelling, è stata realizzata, a cura di Argo-Progettare l’Europa, una “stanza virtuale” con l’obiettivo di permettere agli utenti di “camminare” all’interno del monumento, attraverso la tecnologia del virtual 360 degrees e organizzata da Comune e Associazione Olvidados la mostra fotografica “Semisommersi – Dove finisce l’acqua” di Silvia Camporesi, dedicata a scoprire luoghi insoliti dell’Italia.