Anche domani saranno circa 200 le corse dei bus sospese nel bacino di Forlì-Cesena a causa del Covid. Sul sito di Start Romagna si legge che “in conseguenza alle assenze del personale di servizio, Start Romagna informa che non è in grado di garantire tutte le corse programmate, pertanto si invita l’utenza a consultare questa pagina per avere informazioni relative alle corse non garantite, divise per bacino. Alle corse in elenco – prosegue la nota dell’Agenzia romagnola per la mobilità – potrebbero aggiungersi altre corse non prevedibili al momento della pubblicazione per il sopraggiungere di nuove indisponibilità di operatori”.
“Il problema – denuncia il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli – è che non tutti hanno l’accortezza di consultare quotidianamente il sito di Start Romagna. Non tutti possiedono strumenti tecnologici come computer o telefonini e sono in grado di tenersi informati in tempo reale sulle variazioni delle corse urbane o extraurbane. Pensiamo ad esempio agli anziani o alle persone più fragili, che sono abituate a prendere lo stesso autobus per andare a fare la spesa o recarsi a fare una visita medica. Non tutti, inoltre, hanno la possibilità di utilizzare la propria auto in sostituzione del mezzo pubblico”.
“Le tratte sospese per ragioni legate a quarantene e contagi sono circa 200 al giorno nel solo bacino di Forlì-Cesena e riguardano percorsi anche molto importanti e strategici per i nostri cittadini, come il collegamento con il polo scolastico di Vecchiazzano, il centro commerciale di via Punta di Ferro e l’insediamento abitativo del quartiere Cava. Con questi numeri, si rischia di cagionare l’interruzione di un pubblico servizio che invece, soprattutto in questa fase, dovrebbe essere garantito con un particolare occhio di riguardo per le fasce di popolazione più fragile, gli studenti, i lavoratori e le famiglie della nostra città. Di questo passo – conclude Pompignoli rivolgendosi all’assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini – la situazione rischia di peggiorare e i numeri di gonfiarsi. Servirebbero nuove assunzioni, magari a tempo determinato, per sopperire in maniera rapida e concreta a questi gravi disagi che mettono in seria crisi il trasporto pubblico urbano non solo della nostra Provincia, ma di tutta la Romagna”.