“Nel 2022 code di più di tre ore in auto per fare i tamponi si potrebbero tranquillamente evitare con una organizzazione diversa. Eppure quotidianamente vediamo file di automobili fumanti arrivare fino alla strada che si innesta nel parcheggio della Fiera di Forlì, a volte necessitando dell’intervento degli agenti della Polizia Locale per evitare incidenti e ridurre il più possibile l’impatto degli ingorghi. Basterebbe avere un orario preciso nelle prenotazioni oppure istituire una coda digitale attraverso un sistema informatico per evitare questo disagio e questo stress a persone che in una percentuale sono sintomatiche. Il controllo dell’orario della prenotazione potrebbe essere fatto all’ingresso del parcheggio e non alla fine della coda, dove le auto entrate vengono servite con la solita logica del primo che arriva” è il commento di Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi di Europa Verde Forli-Cesena.
“Il cambiamento introdotto con l’entrata delle farmacie convenzionate in sussidiarietà al servizio pubblico del tampone di fine isolamento e quarantena è una buona notizia, ma questo non toglie che si possa migliorare l’organizzazione. Oltre al tempo perso inutilmente, il problema in questo inizio Gennaio è anche il freddo, che spinge gli automobilisti a tenere accese le auto ed a respirare inutilmente quindi anche un’aria piena di inquinanti e polveri sottili, che sappiamo tra l’altro essere un veicolo del virus secondo numerosi studi. Un problema ovviamente anche per gli operatori volontari e sanitari impiegati per ore all’aperto nel servizio dei tamponi. Cambiare si può e si deve anche per rispetto nei confronti di chi sta dando tutte le sue energie nella gestione di questa emergenza, e per tutta la cittadinanza” concludono Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi.