Venerdì 4 febbraio 2022, l’aula magna dell’Istituto Marinelli di Forlimpopoli ospiterà un incontro con Franco Perlasca, figlio di Giorgio, e Luciana Amadio della Fondazione Giorgio Perlasca riservato a tutti gli studenti dell’Istituto che si collegheranno in diretta streaming dalle loro classi. L’iniziativa si inserisce nel calendario di “Dare futuro alla memoria” rassegna di eventi e iniziative volte, per l’appunto, a costruire il futuro sulla base di una più approfondita conoscenza della nostra storia, che giunge quest’anno alla sua 22° edizione.
Nell’inverno tra il 1944 ed il 1945 Giorgio Perlasca riuscì a salvare dallo sterminio nazista, a Budapest, migliaia di ungheresi di religione ebraica fingendo di essere un console spagnolo, lui che non era né un diplomatico né tantomeno uno spagnolo. Dopo l’entrata in Budapest dell’Armata Rossa, Giorgio Perlasca venne fatto prigioniero e quindi successivamente liberato dopo qualche giorno, riuscendo infine a rientrare in Italia dopo un lungo e avventuroso viaggio per i Balcani e la Turchia. Da eroe solitario divenne un “uomo qualunque”: condusse una vita normalissima e non raccontò a nessuno, nemmeno in famiglia, la sua storia di coraggio, altruismo e solidarietà.
Solo negli anni Ottanta alcune donne ebree ungheresi, salvate dallo sterminio, alla ricerca del diplomatico spagnolo, finalmente trovarono Giorgio/Jorge Perlasca e rivelarono all’Italia la storia del loro salvatore spingendolo a portare la sua testimonianza – e la sua storia – nelle scuole dove incontrò migliaia di studenti.
Giorgio Perlasca è morto il 15 agosto del 1992 ed è sepolto nel cimitero di Maserà a pochi chilometri da Padova. Ha voluto essere sepolto nella terra con un’unica frase sulla propria lapide: “Giusto tra le Nazioni”, scritta in ebraico. Il suo nome, infatti, si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.