Bertinoro si prepara a diventare, per un fine settimana, la capitale italiana dell’olio Evo. Venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 gennaio 2022 sul balcone di Romagna arriveranno i degustatori di Slow Food per valutare gli oli migliori e decidere a quali assegnare i riconoscimenti della Guida agli Extravergini 2022. Il volume è un vero e proprio vademecum, irrinunciabile per orientarsi nel mondo della produzione olearia italiana, scegliere l’olio giusto da portare in tavola, scoprire i territori vocati e le aziende virtuose.
I numeri sono di tutto rispetto: l’edizione 2021 ha segnalato 838 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, recensito 1383 oli, assegnato 259 riconoscimenti (Grande Olio e Grande Olio Slow) e 36 chiocciole, (premio per le aziende che interpretano meglio i valori di Slow Food).
Già da alcuni giorni alla Riserva Storica di Bertinoro stanno arrivando centinaia di bottiglie di pregiati extravergini e nei prossimi due giorni la commissione di Slow Food – composta da una quindicina di degustatori – si metterà al lavoro per selezionare le eccellenze. Fra gli Olio Evo in lizza ce ne sono anche tre prodotti da aziende di Bertinoro: si tratta dell’olio di Loretta Nardini, già presente anche nelle precedenti edizioni della Guida, di “Il frutto di un incontro” e dell’olio di Celli, al suo esordio.
Per l’occasione, nella serata di sabato 29 gennaio alla Ca’ de Bè si terrà una cena organizzata con la collaborazione delll’Assessorato al Turismo di Bertinoro e Slow Food Emilia Romagna. In programma un menù a base dei prodotti del territorio che sono stati riconosciuti presidio Slow Food, dalla mora romagnola al raviggiolo, dal sale dolce di Cervia alla pera cocomerina. E anche i vini selezionati – il Frangipane della Tenuta La Viola, il Fermavento di Giovanna Madonia, il Romagna Albana Passito di Bissoni – arrivano dal catalogo slow Food. In apertura di cena saranno degustati i tre oli bertinoresi in lizza.
Per Bertinoro ospitare le degustazioni della Guida agli Extravergini ha un significato importante. Da sempre rinomato per I suoi vini di grande qualità, il borgo collinare già da tempo ha scoperto di essere una zona ottimale per la coltivazione degli ulivi e attualmente si contano oltre 50mila piante nel suo territorio. Per questo Bertinoro si candida a diventare oltre che città del vino città dell’olio, anche grazie alla qualità raggiunta dai suoi produttori, che hanno già conquistato numerosi attestati.