Statale 67. Confartigianato: “Una sinergia d’intenti per impedire che sia di nuovo dimenticata”

Strada Statale 67 ciclisti

L’esempio della Strada Statale 67 evidenzia un dato: quando un territorio lavora per il raggiungimento di un obiettivo, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali con iniziative di livello, i risultati seguono. Il tema dell’ammodernamento della Statale 67 è oggi finalmente stato riportato in auge, con l’interrogazione in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati e la promessa, da parte della Regione, di istituire un tavolo di lavoro che coinvolga anche gli amministratori locali, per lavorare assieme al futuro del collegamento intervallivo.

Provvedimenti che vanno nella direzione auspicata da Confartigianato di Forlì – chiarisce il segretario Marco Valenticome Associazione siamo impegnati da oltre 20 anni a tenere alta l’attenzione sul tema, convinti dell’importanza di garantire infrastrutture efficienti anche a chi sceglie di fare impresa in montagna e nelle aree interne”. Il tema della valorizzazione dei Comuni montani è al centro dell’azione associativa, consapevoli che le imprese artigiane non sono soltanto parte del sistema produttivo, ma sono un fattore decisivo di coesione e di sviluppo per i territori montani e le aree interne.

Riprende Valenti “siamo grati ai politici locali che hanno preso a cuore la vicenda, facendo cassa di risonanza al tema nei diversi consessi in cui operano, dai consigli comunali, alla Regione sino al Governo centrale, nonché all’incessante lavoro del comitato civico, nato proprio in difesa della Statale. La vitalità di un territorio non può prescindere dalla piccola impresa, sia nel garantire servizi, sia nel creare posti di lavoro; un sistema viario sicuro, che consenta il transito anche ai mezzi pesanti indispensabili per l’approvvigionamento delle materie prime e per la consegna delle commesse è precondizione affinché gli insediamenti produttivi continuino a operare”.

E conclude “in questi anni abbiamo assistito al progressivo spopolamento dell’Appennino, legato anche a chiusure di realtà imprenditoriali di rilievo, un trend che pare in lieve flessione a seguito della riscoperta dei piccoli comuni durante la pandemia, vogliamo provare a ripartire da qui, lavorando per rendere maggiormente attrattive le nostre realtà collinari e montane”.

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