Unieuro Forlì – Tezenis Verona: 65-73
Unieuro Forlì: Rush 3, Giachetti 16, Pazin, Natali 3, Palumbo 14, Bolpin 4, Serra n.e, Bandini n.e, Babacar, Benvenuti 5, Bruttini 9, Pullazi 11. All: Dell’Agnello.
Tezenis Verona: Adobah n.e, Caroti 10, Casarin 6, Johnson 20, Candussi 5, Nonkovic n.e, Rosselli 11, Pini 9, Anderson 12, Udom, Grant, Spanghero. All.: Ramagli.
Arbitri: Caforio, Miniati, Lucotti.
Spettatori: 1247.
Prima partita e prima sconfitta per l’Unieuro nel nuovo anno. Nonostante ciò, tenuto conto dei cambiamenti e delle difficoltà incontrate nelle ultime settimane, Forlì è uscita dall’Unieuro Arena a testa alta. Oggi Verona, indubbiamente, è una squadra più completa, più forte e più in salute di quella romagnola. E la quarta vittoria consecutiva lo testimonia. Sugli scudi un monumentale Rosselli (11 pts, 11 reb, 4 ast) che a 38 anni fa ancora la differenza non solo in termini di statistiche ma anche di intelligenza e leadership in campo. La serata comincia con il commovente video-omaggio alla memoria del grande Kobe Bryant e della figlia Gianna, scomparsi tragicamente due anni fa in un incidente.
Dunque si torna finalmente ad assaggiare pallacanestro dopo tanto tempo con Pullazi che parte forte segnando da tre ma caricandosi di due falli dopo appena 120 secondi. Da Forlì segnali importanti dal punto di vista del gioco e della concentrazione, mostrando una grinta pazzesca in entrambe le fasi di gioco. La risposta di Verona invece passa dalle mani di Johnson e Anderson che si dividono i primi 11 punti ospiti, coadiuvati dall’esperienza e dalla sostanza dell’esperto Rosselli. Da segnalare anche i primi punti di Rush (foto di Massimo Nazzaro) al ritorno in maglia biancorossa e l’esordio del giovane Pazin, entrato col piglio giusto.
Dopo un ottimo primo quarto, si riparte sul vantaggio forlivese per 16-14. Candussi non perde tempo e infila da tre il sorpasso scaligero. L’assenza di un vero e proprio realizzatore nella Pieffe dopo la partenza di Hayes è evidenziata soprattutto dalla distribuzione dei punti segnati, con i soli Pazin e Natali ancora a secco. È davvero una bella Unieuro quella che si vede e il pubblico mostra tutto il suo apprezzamento con incitamenti e applausi ad ogni azione. Dall’altra parte Pini, Caroti e il solito Rosselli provano a tenere in partita i veneti. Nel frattempo Pullazi torna in campo e si scatena: nel giro di cinque minuti segna otto punti risultando determinante per il vantaggio all’intervallo, chiuso sul 33-32.
La seconda parte di gara è subito calda con le due squadre che segnano a ripetizione: Giachetti e Palumbo da una parte, Pini e Johnson dall’altra portano alla propria causa rispettivamente 8 e 9 punti dopo soli tre minuti. Verona prova l’allungo verso metà quarto, con la schiacciata di Johnson che costringe coach Dell’Agnello a chiamare time-out. Gli antisportivi fischiati a Candussi e Grant nel giro di due azioni permettono all’Unieuro di tornare in parità, grazie ad una bomba spettacolare del capitano, tornato fondamentale nei momenti più delicati.
Gli ultimi minuti del quarto sono però di marca Tezenis: un Rosselli monumentale in difesa e Johnson in attacco permettono a Verona di cominciare l’ultimo periodo in vantaggio di cinque punti. Le squadre sono molto stanche e si assiste a numerosi errori da una parte e dall’altra. A cinque minuti dalla fine sono i forlivesi a rincorrere, sotto di tre lunghezze. Caroti però sale in cattedra e con due triple spacca la partita: +11 ospite a un minuto dal termine. Alla Pieffe serve un miracolo che purtroppo non arriva, Verona espugna meritatamente l’Unieuro Arena con il punteggio di 65-73.
Michele Prati