AIRC, la più importante realtà italiana nel campo della promozione e del finanziamento alla ricerca oncologica, sosterrà gli studi condotti da due giovani ricercatrici dell’Irst “Dino Amadori” Irccs. Nell’ambito dei Bandi 2021 emessi da AIRC e aperti a ricercatori impegnati nello studio dei tumori, le dottoresse Marcella Tazzari e Paola Ulivi hanno ottenuto un sostegno complessivo per la prima annualità dei loro progetti quinquennali di oltre 210.000 euro. Al di là dell’importante valore economico del contributo, che consentirà loro di portare avanti innovative progettualità, si tratta di un riconoscimento professionale di indubbio valore.
In particolare Marcella Tazzari, ricercatrice afferente alla SC Immunoterapia, Tumori rari e Centro Risorse Biologiche direttrice Luana Calabrò, ha ottenuto, per il primo anno, un finanziamento di più di 91mila euro nell’ambito del bando My First AIRC Grant (MFAG) per condurre uno studio finalizzato all’identificazione di nuovi bersagli per trattamenti immunoterapici sempre più personalizzati. Il progetto, dal titolo “Unveiling the function of tertiary lymphoid structures and associated CXCL13 to enhance immunotherapy in solid tumors”, è il primo MFAG ottenuto da ricercatori dell’IRST.
“Il progetto si focalizza sul microambiente tumorale, cioè l’insieme di cellule immunitarie e stromali in grado di influenzare la crescita tumorale, in due neoplasie di tipo solido: il melanoma e il carcinoma a cellule squamose del cavo orale – spiega la dottoressa Tazzari. In particolare studieremo elementi organizzati, simili a linfonodi, chiamati strutture linfoidi terziarie. Attraverso l’esplorazione delle loro caratteristiche funzionali vogliamo definirne il ruolo nei diversi contesti dell’immunità tumorale. Vogliamo anche scoprire nuovi bersagli per l’immunoterapia, con l’obiettivo di modificare un microambiente tumorale disfunzionale. Vi è anche la possibilità̀ di identificare sottopopolazioni tumorali resistenti in pazienti candidati all’immunoterapia”.
Dal punto di vista delle potenziali ricadute cliniche, l’obiettivo è ottenere migliori risultati in termini di remissione della malattia, attraverso l’individuazione di bersagli per nuove terapie immunoterapiche. Lo studio si svilupperà su cinque anni, con la stretta collaborazione di ricercatori clinici, in particolare di Francesco de Rosa, dell’Unità di Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche e dell’Ufficio Ricerca. Il progetto vedrà la partecipazione delle diverse unità di Anatomia Patologica dell’Ausl Romagna, di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate Ausl Romagna Forlì e della Banca Regionale della Cute Emilia-Romagna. Il progetto sarà coadiuvato anche da centri di ricerca nazionali e internazionali come l’Università di Palermo, il Wistar Institute di Philadelphia e il National Center for Cancer Immune Therapy di Copenaghen.
Il secondo studio sostenuto da AIRC, chiamato IMPRESS (“Identification of a Multiparametric Prognostic algorithm for Resected Early Stage non-Small- cell lung cancer”), è coordinato da Paola Ulivi (responsabile della Unit Translational Oncology, Laboratorio di Bioscienze) ed è stato selezionato per un finanziamento di 120mila euro, per la prima di cinque annualità, nell’ambito del bando Investigator Grant, destinato a ricercatrici e ricercatori già affermati. “Obiettivo dello studio è mettere a punto un algoritmo in grado di predire il rischio di recidiva nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di rimozione di un tumore al polmone. L’algoritmo sarà elaborato attraverso la caratterizzazione molecolare del tumore e del microambiente, l’analisi della biopsia liquida, la valutazione di parametri di radiomica del tumore e indici relativi alla composizione corporea.
Tali studi, resi possibili anche grazie a una strumentazione all’avanguardia appena acquisita in IRST, verranno condotti su una casistica retrospettiva già disponibile, raccolta nell’ambito di un precedente progetto selezionato per un finanziamento europeo, e i risultati saranno validati in pazienti arruolati in studi clinici nei prossimi tre anni” illustra la dottoressa Ulivi. Le caratteristiche molecolari del tumore o del microambiente che risulteranno significativamente correlate alla prognosi del paziente verranno poi ulteriormente studiate mediante esperimenti in cellule in coltura e in animali di laboratorio come gli zebrafish. Scopo di tali esperimenti è validare il ruolo di tali caratteristiche in relazione alla crescita tumorale. Lo studio sarà condotto presso la Unit di Translational Oncology del Laboratorio di Bioscienze IRST con la collaborazione di altre Unità IRST: Radiologia, Osteoncologia e Tumori rari, Oncologia Medica – SSD Patologia Toracica, Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche, Ufficio Ricerca.
L’arruolamento dei pazienti da parte di IRST vedrà il coinvolgimento e la collaborazione delle Unità di Chirurgia Toracica di Area Vasta Romagna, coordinate dal Prof. Franco Stella. Inoltre il progetto vedrà la partecipazione delle diverse unità di Anatomia Patologica di Area Vasta Romagna. L’analisi degli indici antropometrici verrà inoltre effettuata da Dott. Alberto Bazzocchi dell’Istituto Ortopedico Rizzoli – IOR di Bologna. L’Investigator Grant alla dottoressa Ulivi segue quelli assegnati negli anni scorsi al Prof. Giovanni Martinelli (Direttore Scientifico IRST) e al Prof. Giovanni Paganelli (Direttore Dipartimento delle Procedure e Tecnologie Avanzate).
Per il direttore scientifico IRST, Prof. Giovanni Martinelli, “è un grande privilegio e onore per IRST che una realtà come AIRC abbia riconosciuto a due delle nostre migliori ricercatrici, giovani e con progetti assolutamente innovativi, un robusto finanziamento con cui condurre le loro sperimentazioni. I progetti vertono sulla capacità di risvegliare il sistema immunitario dei malati nei confronti del tumore e sulla migliore caratterizzazione delle cure per il cancro al polmone. Le dottoresse Marcella Tazzari e Paola Ulivi sono due ricercatrici di grande valore che sicuramente saranno in grado di far progredire le conoscenze in campo oncologico, per il beneficio di tutta la comunità, non solo della Romagna ma dell’Italia e speriamo anche a livello internazionale. Ringrazio, pertanto, AIRC e tutti i suoi sostenitori che, con questo finanziamento davvero importante, permettono alle nostre ricercatrici di raggiungere i loro obiettivi, la loro missione.”