Giovedì 10 febbraio si celebrerà il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale italiana istituita nel 2004 per Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Accanto alla Giornata della Memoria da pochi giorni passata, ecco un’altra data legata a una tragedia a lungo dimenticata, la tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani costretti a fuggire dalle loro terre e dalle loro case durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Violenze e uccisioni avvennero in Istria, Fiume e Dalmazia tra il 1943 e il 1947. Proprio il 10 febbraio 1947 la firma dei trattati di Pace a Parigi consegnò l’Istria, Quarnaro, Zara e parte del Friuli Venezia Giulia alla Jugoslavia. Molti cittadini italiani innocenti, quasi 5000 persone, ritenuti colpevoli solo per aver vissuto sotto il regime fascista subirono una pulizia etnica, prigionia, campi di lavoro forzato e morte nelle foibe, cavità naturali tipiche del territorio istriano. Molti riuscirono a fuggire in un esodo di massa che contò più di 250mila persone tra il 1945 e il 1956.
Dare Futuro alla Memoria, il progetto di memoria del Comune di Forlimpopoli, non può non ricordare anche questa terribile tragedia, perché per costruire una vera memoria collettiva e ampia è necessario riconoscere e condannare tutti gli episodi di efferatezza e tutti i fatti storici che hanno impresso una ferita tanto profonda alla nostra storia. Solo così si può sperare che ciò non riaccada più.
Proprio nell’ottica di dare una fisicità al ricordo e lasciare una traccia indelebile anche a Forlimpopoli, è intenzione dell’Amministrazione Comunale istituire a partire dal prossimo anno delle lapidi e delle targhe a ricordo del 27 gennaio e del 10 febbraio.