Da oggi 27 marzo fino al 10 luglio ai Musei San Domenico è possibile visitare la mostra “Maddalena. Il mistero e l’immagine“. Con Maria Maddalena, e 210 opere, l’arte si è confrontata trovando occasioni interpretative per ridefinire volta a volta sé stessa e rappresentare il sentimento del proprio tempo. Tra i grandi maestri sedotti dalla figura della Maddalena sono presenti in mostra Masaccio, Crivelli, Van der Weiden, Signorelli, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Guercino, Vouet, Reni, Lanfranco, Mengs, Canova, Hayez, Delacroix, Böcklin, Previati, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Sutherland, Bill Viola.
Orari di apertura: lunedì–venerdì: 9,30-19,00. Sabato, domenica, festivi: 9,30-20,00. Biglietti: intero € 14, ridotto € 12: per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari con tesserino.
L’itinerario di mostra si snoda attraverso 12 sezioni che raccontano il confronto con l’estetica del dolore nell’arte antica, la formazione dei modelli iconografici nel Medioevo, la svolta antropologica da Giotto al tardogotico, la prospettiva umanistica compresa tra penitenza, agiografia e ritratto, la tensione formale del Cinquecento e la sensualità del Seicento, la ripresa neoclassica, l’Ottocento religioso e le inquietudini simboliste fino al Novecento, che ha ridato alla figura della Maddalena, oltre e attraverso i miti tragici che ha generato e nei quali ha funestamente creduto, il senso del mistero del vivere umano.
Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico, la mostra è curata da Cristina Acidini, Fernando Mazzocca e Paola Refice. Il prestigioso comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci. Direttore generale è Gianfranco Brunelli. Il percorso espositivo, curato nel suo allestimento dagli studi Wilmotte et Associés di Parigi e Lucchi & Biserni di Forlì, si articolerà all’interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico.
La storia delle grandi mostre forlivesi testimonia una passione profonda per l’arte nel suo sviluppo culturale. Nel momento difficile che tutto il mondo ancora vive a causa della pandemia, questa iniziativa culturale vuole essere un simbolo di rinascita e di ripresa non solo del nostro paese, ma del mondo dell’arte e dello spirito di civiltà che essa rappresenta. In questo contesto l’evento riveste una particolare importanza per la promozione e lo sviluppo turistico del comprensorio romagnolo, nonché per la crescita culturale e civile della comunità tutta. Le grandi esposizioni organizzate dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ai Musei San Domenico hanno portato, dal 2006 ad oggi, oltre 1.500.000 di visitatori e un riconoscimento scientifico internazionale. Le mostre “L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio” (2018) e “Ulisse. L’arte e il mito” (2020) hanno vinto l’oscar del Global Fine Art Awards rispettivamente nelle categorie Best Renaissance, Baroque, Old Masters, Dynasties – Group or Theme (5° edizione del premio, 2019) e Best Ancient (7° edizione del premio, 2021). Il progetto espositivo dedicato alla Maddalena porterà in Italia capolavori provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali ed ha acquisito il patrocinio della Commissione Europea, della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna.