Le demenze costituiscono un problema rilevante di sanità pubblica e rappresentano una delle maggiori cause di disabilità nella popolazione generale con un impatto socio sanitario rilevante. Ciò impone una presa in carico che va dalla gestione dalle fasi iniziali della malattia legate essenzialmente alla diagnosi e alla sua comunicazione, fino alle fasi più avanzate e terminali, riducendo l’istituzionalizzazione precoce, gli accessi impropri in ospedale. I problemi legati alla malattia scompensano l’intero ambiente di vita della persona, impediscono o complicano le normali attività famigliari. I famigliari sono sottoposti ad elevati di stress legati ad un carico assistenziale.
Economicamente le famiglie vivono una riduzione del reddito disponibile. L’accesso ai servizi deve avvenire fin dalle fasi iniziali della malattia con una forte personalizzazione e una costante revisione del piano di assistenza e cura. Un progetto globale di cura deve tenere conto degli aspetti propriamente clinici, diagnostici e del trattamento farmacologico, degli interventi non farmacologici o psicosociali per arrivare agli aspetti della continuità assistenziale di sostegno e accompagnamento dei caregiver in ogni contesto di vita ed in tutte le fasi di malattia.
Nell’intero territorio della Romagna è attivo un percorso diagnostico e terapeutico delle demenze, la cui attuazione ha coinvolto anche le associazioni dei famigliari operanti da molto tempo sul territorio. Il percorso è basato sul garantire la precocità della diagnosi, l’approccio multiprofessionale e multidisciplinare e la continuità dell’intervento. Il perno del percorso è il centro per disturbi cognitivi con la sua equipe, costituito da geriatri, neurologi, psicologi, infermieri, assistenti sociali. I centri per disturbi cognitivi dell’AUSL Romagna hanno continuato a svolgere durante gli ultimi due anni l’attività di presa in carico dei cittadini e dei nuclei famigliari bisognosi, pur con tutte le difficoltà legate all’emergenza. In particolare è stata costante l’attività di integrazione con le associazioni del settore e gli enti locali.
Una riorganizzazione dei centri di Forlì e di Cesena riporta completamente l’attività dei due centri a quella svolta prima della pandemia, adeguandosi alle linee guida di riferimento presenti nel percorso aziendale e regionale. Il centro per Disturbi Cognitivi di Forlì è situato al Padiglione Allende ((nella foto) nell’Ospedale Morgagni-Pierantoni. Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 15,00. Il numero di telefono di riferimento è 0543-731864. L’accesso è concordato con il proprio medico di medicina generale, che può decidere di richiedere una valutazione multidimensionale geriatrica e la priorità. La prenotazione avviene a CUP oppure, in caso di visita prioritaria, la prenotazione deve essere effettuata direttamente al centro.
Il Centro per Disturbi cognitivi di Cesena è situato nella struttura territoriale “Violante Malatesta”. Gli orari di apertura del centro sono il lunedì, martedì, venerdì dalle 8,30 alle 13,00; il martedì e il giovedì dalle 14,30 alle 16,00. Il giovedì l’attività è svolta anche nella Casa della Salute di Savignano dalle 8,30 alle 12,45. Il numero telefonico di riferimento è 0547/301956. Per valutazioni con finalità certificativa (ad esempio per la richiesta dell’assegno di accompagnamento), allo scopo di facilitare i percorsi per i cittadini, è stato organizzato un percorso interno alla Ausl che non rende più necessario la richiesta di visita geriatrica prima di procedere alla domanda Inps.