“Riteniamo incompatibili con il contesto attuale di crisi economica e sanitaria e di mercati nel caos a causa di una guerra in corso in Ucraina con gravi ripercussioni in Europa, l’aumento delle indennità per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale che l’amministrazione prevede di assimilare in seno ad una riunione di giunta”: a scriverlo in una nota è Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara.
Il riferimento è alla norma – proposta dal governo Draghi e approvata con la Legge di Bilancio da gran parte del parlamento – che prevede l’aumento degli stipendi degli amministratori pubblici, con una nuova regola che cambierà i limiti ai compensi agganciandoli a quelli dei presidenti di Regione, ovvero: 13.800 euro lordi al mese come massimo e in decrescita in base alla dimensione demografica dei Comuni. Per le città che contano più di 100.000 abitanti e sono capoluogo di provincia, come Forlì, si arriva all’80% dell’indennità prevista per il governatore, pari a 11.040 euro lordi mensili.
«A nostro parere si tratta di incrementi sproporzionati e fuori dalla realtà, improponibili in questa particolare contingenza storica e incoerenti con il mandato conferitoci dai cittadini, che chiedono agli eletti di ricopre incarichi istituzionali come un esempio etico/sociale e non come un privilegio. Sennò confermiamo la vulgata che vuole assegnare a politici e amministratori l’appartenenza ad una casta, lontana dai bisogni delle gente. Si tornerà a dire: “i politici si sono aumentati lo stipendio” mentre a cittadini e imprese chiedono di stringere la cinghia. Questo non è giusto»: aggiunge il gruppo Centrodestra per Forlì.
La norma rimettere all’autonomia degli enti, con i conti di bilancio in ordine, il compito di adottare con effetto immediato o diluire nel tempo la misura concreta di questi aumenti di indennità.
“E molti sindaci in tutta Italia hanno già dichiarato di non voler deliberare da subito questi incrementi, ritenendo fondamentale – considerato anche il periodo attuale, l’emergenza sanitaria, la crisi economica e i problemi determinati dalla guerra in corso in Ucraina – utilizzare quelle risorse inserite a bilancio per offrire servizi adeguati e aiuti a cittadini e imprese, potenziando reti e infrastrutture nel territorio”: ricorda Davide Minutillo.
“Va riconosciuto che i compiti dei sindaci e degli amministratori, assai onerosi e gravati da grandi responsabilità, non vanno di pari passo con il loro livello retributivo. Ma non è questo il momento di varare riforme parziali e sproporzionate. Visto che proprio in tema di enti locali rimane l’incompiuta per funzioni, indennità e rappresentanza democratica dell’altra faccia dei Comuni, ovvero: le Province. Enti che il governo si dimentica di trattare e inserire all’ordine del giorno delle riforme istituzionali. Un caso? Siamo certi e sicuri che Zattini da buon amministratore di centrodestra terrà conto di questo grave momento di difficoltà e preoccupazione per tutti i cittadini” conclude il capogruppo di Centrodestra per Forlì, Davide Minutillo, insieme ai colleghi Marinella Portolani e Francesco Lasaponara.