Nella riunione del 10 marzo scorso la Giunta della Camera di commercio della Romagna ha approvato il Piano Triennale dell’informatica 2022-2024, un documento triennale di programmazione che delinea la road-map della Camera per la trasformazione digitale. Servizi online, community collaborative, valorizzazione dei dati con strumenti di analisi potenziata e ulteriore sviluppo delle piattaforme digitali, fanno parte di una strategia complessiva che crede nello sviluppo di una società digitale, dove i servizi vengono già progettati con al centro cittadini e imprese e dove la P.A. si rende motore dello sviluppo sostenibile.
Il Piano Triennale dell’Informatica, che la Giunta della Camera di commercio della Romagna ha approvato lo scorso 10 marzo, è la declinazione, nelle azioni camerali, dell’articolata politica di digitalizzazione italiana, ispirata agli obiettivi e alle traiettorie delineate in Europa dal Digital Compass 2030 e coordinata con le misure del PNRR dedicate alla pubblica amministrazione e da Strategia Italia 2026 focalizzate su infrastrutture e connettività.
“Lo sviluppo futuro del Paese non può prescindere dalla modernizzazione in chiave digitale e innovativa della sua Pubblica Amministrazione, per accompagnare il mondo economico e la società civile in un cambiamento non solo tecnologico, ma anche culturale e organizzativo, basato su strumenti e tecnologie informatiche che dialogano fra loro e interagiscono a supporto della crescita competitiva e della qualità della vita – commenta Roberto Albonetti Segretario generale della Camera di commercio della Romagna -. Il modello strategico di riferimento scelto dalla Camera guarda a quattro ambiti prioritari: Servizi, Dati, Piattaforme e Infrastrutture, sui quali si intersecano trasversalmente Interoperabilità e Sicurezza informatica. Attorno questi temi, nel prossimo triennio, svilupperemo un articolato insieme di progetti, volto a facilitare l’accesso e l’uso di servizi online per interagire e comunicare con la Camera, come il sito istituzionale, sempre più accessibile e già disponibile per il riuso, e il nuovo Portale Lavoro, che con un’area collaborativa intende dare vita a una community digitale che favorirà relazioni, scambi e forme di cooperazione. Dietro a questo vi è una strategia complessiva che crede nello sviluppo di una società digitale, dove i servizi sono progettati con al centro cittadini e imprese e dove la P.A. si rende motore dello sviluppo sostenibile, etico e inclusivo del Paese, con innovazione e tecnologia al servizio delle persone, delle comunità e dei territori”.
La Camera della Romagna si candida ad essere un nodo per la diffusione e distribuzione dei nuovi servizi digitali alle imprese e alle persone con gli strumenti di identificazione forte – CNS e SPID – che sono divenuti credenziali di accesso a piattaforme e portali pubblici e in futuro anche privati. Particolarmente significativa è anche la progettualità che sarà messa in campo per la valorizzazione dei Dati che, elaborati con nuovi approcci “data driven”, potranno essere offerti a supporto delle scelte dei policy maker nell’adozione delle rispettive politiche territoriali; da non dimenticare l’enorme patrimonio informativo costituito dal Registro Imprese, determinante non solo per le funzioni di pubblicità legale attribuite dalla legge, ma anche come strumento di indagine per la lotta alla criminalità a disposizione delle Forze dell’ordine; il Registro è anche tra le poche “banche dati di interesse nazionale” che compongono l’ossatura dell’informazione pubblica del Paese, da condividere con istituzioni e amministrazioni.
Nei prossimi anni sarà, inoltre, potenziato l’accesso ai servizi camerali attraverso le Piattaforme: PagoPA, IO, SPID che diventeranno canali privilegiati per accessi e funzionalità dei servizi dell’Ente. Il Piano contempla anche ambiti non tecnologici in senso stretto, ma volti a muovere le leve per l’innovazione del sistema imprenditoriale locale per accompagnarlo verso l’utilizzo consapevole delle tecnologie digitali nei processi di sviluppo del proprio business, sia nel mercato interno, sia nei mercati esteri. Anche per il personale camerale l’innovazione non può prescindere dallo sviluppo delle competenze digitali, dalla piena funzionalità degli strumenti digitali di lavoro e dalla programmazione delle dotazioni strutturali in base ai modelli organizzativi di lavoro agile che l’Ente è in procinto di adottare.
In questo processo di trasformazione che è soprattutto culturale, il Governo della trasformazione digitale è strategico e imprescindibile: l’Ente ha individuato in Maria Giovanna Briganti la propria responsabile della Transizione Digitale, alla quale è affidato il funzionamento del ciclo di programmazione, monitoraggio e attuazione delle azioni di transizione, oltre alla programmazione del fabbisogno IT, nel rispetto della sostenibilità ambientale e nel mantenimento di standard tecnologici adeguati.