Oggi, sabato 5 marzo. Romagna, valle del Rabbi. Si scende dall’auto. Lo sguardo cattura la bellezza di un paesaggio collinare alle porte della primavera e un gran respiro d’aria frizzante apre lo spirito alla speranza di poter tornare ad apprezzare la vita fino in fondo, dopo due anni di pandemia.
Due anni di sofferenze per amici che il virus ha portato via, di condizionamenti, di paure, di impegno e di doverose responsabilità. Poi si torna in auto, si accende la radio e si ascolta il quotidiano bollettino dell’ennesima assurda guerra. Questa volta vicinissima, che coinvolge conoscenti e amici in Ucraina. Si torna a guardare il prato con la mucca dalle grandi corna e il perchè della guerra diventa ancora più assurdo.
Mario Proli