“Un’Unione dei Comuni spaccata, un direttore in uscita dopo appena un anno, una distribuzione dei costi che non tiene conto dell’effettivo utilizzo dei servizi da parte dei Comuni membri: non ho mai nascosto le mie perplessità per questa Unione a 14 ma il quadro è ogni giorno più preoccupante. L’ultima riunione di Giunta ci ha visti deliberare una procedura d’urgenza per sostituire il direttore Stefano Tripi che, vinto un concorso effettuato poco dopo la sua nomina circa un anno fa, ha scelto di abbandonare il suo ruolo” è il commento della sindaca di Tredozio Simona Vietina.
“E questo – continua la parlamentare di Coraggio Italia – accade mentre il malessere si diffonde nei Comuni più piccoli che vedono accollarsi la maggior parte delle spese senza ricevere servizi proporzionali al costo. Basta pensare a cosa accade per la polizia locale: dividendo i costi del servizio in base al numero di Comuni, ci sono territori che si accollano esborsi simili a quelli di più risorse impegnate full-time quando invece possono contare sul servizio per poche ore alla settimana. Non stupiamoci poi se qualche Comune (quelli più grandi ai quali è permesso) deciderà di abbandonare definitivamente il tavolo come ha fatto Forlì”.
“Credo che occorra un cambio di passo: se questa Unione a 14 vuole almeno provare a funzionare occorre cominciare a tenere in maggiore considerazione le necessità e le risorse dei Comuni più piccoli senza prevaricarli con la forza dei numeri. Un ponte regge se regge il pilone più debole: se la situazione non cambia, il “ponte” dell’Unione è destinato a crollare in fretta” conclude Simona Vietina, sindaco di Tredozio e parlamentare di Coraggio Italia.