Sabato 23 aprile, alle ore 11,00, a Predappio in via Roma 51 inaugurazione della mostra storico-documentaria “O Roma o morte“. Un secolo dalla marcia, evento culturale che ricostruisce le ragioni, gli antefatti, lo svolgimento di un avvenimento che tanto ha segnato la storia del ‘900 italiano. La mostra si svolgerà da sabato 23 aprile a domenica 6 novembre con apertura dal venerdì alla domenica e negli altri giorni festivi, secondo il seguente orario 10,30-13,00 e 14,00-19,00.
Ogni informazione utile su www.romaomorte.it e sulle pagine social (Facebook, Instagram ecc.); presto disponibile anche il catalogo, già prenotabile dal giorno dell’inaugurazione.
L’iniziativa, ideata e promossa dalla Fondazione Memoria Predappio, ente che ha ricevuto in conferimento l’eredità operativa della Associazione Adesso e Domani, già organizzatrice delle mostre Badoglio Telegrafa nel 2020 e La Fortuna di Dante nel Ventennio nel 2021, vede il patrocinio di Rinascimento Vittorio Sgarbi e Ugl-Unione Generale del Lavoro oltre ad altre realtà tutte esclusivamente private.
La mostra, curata da Franco D’Emilio e Francesco Minutillo con la collaborazione tecnica di Franco Nanni, espone oltre 160 pezzi di significativo valore storico, tra i quali opere dei futuristi Sironi, Thayaht, Bertelli, e numerosi cimeli, documenti, sempre relativi alla Marcia su Roma; inoltre, si svolge attraverso 15 sezioni tematiche, illustrate da oltre 150 fotografie originali del periodo. Quanto esposto proviene dalle maggiori collezioni storiche private dell’Emilia-Romagna ed altre regioni. Medaglie, armi bianche e da sparo, libri con giornali, riviste e foto, sculture, divise originali ed altri cimeli unici corredano e sospingono il racconto storico di O Roma o morte. Un secolo dalla marcia.
Tutto concorre ad un’esposizione rigorosamente obiettiva, molto analitica e documentata, pure supportata dal contributo del giovane, promettente storico e saggista Cristian Leone dell’Università di Roma Tre: un evento, soprattutto, fuori da ogni tono retorico, celebrativo o, ancora peggio, apologetico, sempre incompatibile con la serietà, la credibilità dell’indagine storica. “Predappio, volenti o nolenti, è già nei fatti la capitale italiana della storia del fascismo – afferma il presidente della Fondazione Memoria Predappio Francesco Minutillo – ed è quindi stato naturale collocare qui questa mostra sulla Marcia Su Roma. L’auspicio è che ci sia una comune presa di coscienza riguardo al fatto che è ormai trascorso un intero secolo da quell’evento. È ora che si guardi a quel periodo ed a Predappio con la sana curiosità e la voglia di sapere che si deve normalmente nutrire nei confronti della storia e dell’arte, ivi compresa quella cimelistica che tanto fu florida nel ventennio. Prendiamo intanto già atto – afferma Minutillo – che solo le forze private sono e saranno in grado di garantire una simile funzione. Le pubbliche amministrazioni e gli enti collettivi a Predappio hanno dimostrato in questi anni di avere, di fatto, le mani legate vuoi da timori opportunistici, vuoi da necessità clientelistiche, vuoi dalla mancanza di interesse ad occuparsi di qualcosa che andasse oltre il mero ed immediato ritorno politico”.
“La mostra si propone, nella ricorrenza del primo centenario della Marcia su Roma, di garantire a Predappio l’opportunità di una manifestazione, fortemente attrattiva di quel turismo storico culturale che, da sempre e maggiormente, conduce a Predappio, ove tutto ebbe origine per la vicenda del Fascismo” afferma il curatore della mostra Franco D’Emilio già funzionario scientifico del ministero per i Beni culturali per decenni.
Nel primo centenario della Marcia su Roma la mostra a Predappio O Roma o morte. Un secolo dalla marcia compie, quindi, una ricognizione dell’ampia storiografia sull’avvento al potere del Fascismo per una verifica, riflessione critica sui tanti giudizi storici sinora conclusi.