La presentazione del libro “Mo i tira a te. Racconti di guerra e di famiglia”

Casa del lavoratore di Forlì

Venerdì 15 aprile, alle ore 20,45, alla sala assemblee della Casa del Lavoratore, in via Cerchia 98 a Bussecchio di Forlì, si svolgerà una serata dedicata alla Resistenza in Romagna e alla Liberazione. L’incontro sarà diviso in due parti; nella prima verrà presentato il libro “Mo i tira a te. Racconti di guerra e di famiglia” di Maurizio Casali, con prefazione di Pietro Caruso, Minerva Edizioni 2022. Insieme all’autore interverranno Gabriele Zelli, in qualità di coordinatore dell’iniziativa, Giorgio Barlotti, presidente della Cooperativa Casa del Lavoratore, e Pietro Caruso, giornalista. Gli intermezzi musicali saranno eseguiti dal fisarmonicista Giuseppe Tedaldi.

Maurizio Casali, nato a Forlì nel 1957, ha studiato arte e architettura. È attore, scenografo e da anni si occupa di teatro per l’infanzia sia come attore sia collaborando alla scrittura di testi. Il volume “Mo i tira a te. Racconti di guerra e di famiglia” è la sua prima opera letteraria. L’autore racconta che lui e i suoi fratelli, quando erano bambini, insistevano nei confronti del padre Sergio per farsi raccontare le sue avventure di guerra e il babbo si scherniva dicendo “Ma sono storie vecchie di vent’anni…”. Però prosegue Maurizio Casali: “La capacità di affabulatore di nostro padre ci catturava, anche perché riusciva a rendere comica la guerra; però non sempre e non per tutte le storie, a volte trapelava il dolore per ciò che aveva vissuto, altre volte rideva con noi, ritrovando lo spirito dei vent’anni. Negli anni Sessanta e Settanta il ricordo della guerra era ancora molto vivo nelle famiglie, e spesso la sera si finiva per parlarne. Era un tema su cui ci si trovava, ognuno aveva qualche aneddoto: in qualche modo la guerra aveva segnato tutti”.

“Nel volume si susseguono i racconti di Sergio Casali, partigiano della leggendaria 28a Brigata Garibaldi comandata da Bulow (Arrigo Boldrini)”, sono sempre parole di Maurizio Casali, “e i quelli di mio nonno materno Domenico. Due uomini molto diversi, accomunati dagli stessi ideali ma diversissimi per carattere, per approccio e, di conseguenza, per vissuto. Nessuno dei due, però, è riuscito a sottrarsi ai guai che la guerra ha portato alle loro generazioni. Entrambi ne sono usciti vivi, per caso, per fortuna, per abilità, ma la guerra la racconta chi sopravvive”.

I racconti contenuti nel libro, tanti singoli episodi, che insieme offrono uno spaccato di chi la guerra l’ha respirata da combattente o da civile. La narrazione lascia spazio anche al dialetto romagnolo, la stessa lingua con cui questi eventi venivano raccontati, per preservarne la vivacità e la forza espressiva. Pur non volendo essere un romanzo storico, in appendice e lungo la narrazione sono presenti documenti provenienti dall’archivio di famiglia, con articoli e carteggi che Sergio Casali scrisse durante il conflitto e nell’immediato Dopoguerra.

Considerato l’ampio uso del vernacolo da parte di Maurizio Casali nel suo libro, la seconda parte della serata sarà dedicata alla “Resistenza in dialetto romagnolo”. Le attrici e gli attori della Cumpagnì dla Zercia insieme a Radames Garoia leggeranno poesie, sonetti e zirudele scritte da Arrigo Casamurata, Leo Matteucci, Aldo Spallicci e Mario Vespignani sulla lotta antifascista e sulla Resistenza Ingresso libero. Per informazioni 3493737026.

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