Due classi dell’Itaer Baracca di Forlì, 1C e 2D, hanno fatto un ‘volo’ nel mondo della magia celtica tra rituali, profumi, incensi, druidi e sacerdotesse, grazie all’incontro organizzato dalla professoressa Fabiola Ierardi con l’Associazione di rievocazione storica Antico Olmo, ‘assaporando’ gli ingredienti della celebre pozione magica di Asterix e Obelix. Renè Goscinny ed Albert Uderzo, i creatori degli eroi galli dei fumetti, hanno venduto milioni di libri in tutto il mondo, contribuendo a riportare l’interesse storico su usi e costumi di un popolo poco conosciuto e studiato, del quale tuttavia abbiamo molte informazioni grazie ad un testimone storico d’eccezione e ‘di parte’: Giulio Cesare, che descrisse i Celti nel “De Bello Gallico”.
La storia romana e il personaggio del grande conquistatore ed avversario dei Galli è stata oggetto di uno studio più approfondito per gli alunni della classe 2C, che già lo scorso anno scolastico avevano assaporato la prima esperienza di rievocazione storica con Bruno ed Esmeralda dell’Associazione Antico Olmo. Quest’anno gli studenti di 1D e 2 C sono stati trasportati in un antico mondo magico, respirando odori e profumi che incantano i sensi. Il Druido Bruno e la sacerdotessa Esmeralda hanno raccontato usi e costumi dei Celti con l’utilizzo di molti oggetti magici e rituali e con modellini di abitazioni celtiche, costruiti con gli stessi materiali usati dall’antico popolo. Gli alunni hanno indossato il torque, oggetto mistico, accessorio in oro massiccio o comunque in metallo, con simboli di animali, usato sempre dai Celti per garantire protezione fino alla morte ed anche oltre, poiché era considerata il passaggio ad un’altra vita. Hanno poi preparato la “pozione magica”, tritando in un mortaio erbe, spezie, petali di rose, una mistura su cui hanno inviato “parole magiche segrete”, che è stata posta su un braciere, emanando profumi inebrianti.
Hanno imparato che ogni erba e spezia aveva un significato, un utilizzo diverso in campo medico e magico. Bruno ed Esmeralda hanno raccontato storie ricche di fascino, mostrando oggetti strani e particolari, come i bastoni rituali con zampe di corvo e di volpe, piume di pavone o di aquila, ossa vere di lupo. Gli alunni hanno concluso la lezione mettendosi tutti in cerchio, ad occhi chiusi, ascoltando il rullo di tamburo, ringraziando la Grande Madre Terra. Questa esperienza è stata per molti il raggiungimento di uno stato di quiete e pace, per altri una cosa singolare e strana, per pochi qualcosa che ha smosso energie interiori sconosciute, ma comunque benefiche.
Per tutti gli alunni fare lezione all’aria aperta senza libri, senza mascherine, zaini, è un stato un modo per imparare, divertendosi e per socializzare meglio con i docenti ed i compagni di classe. La nuova esperienza ha stimolato curiosità e maggiore desiderio d apprendimento delle conoscenze, migliorando notevolmente la relazione tra studenti ed insegnanti, in particolare con la docente di storia Fabiola Ierardi. Un ringraziamento particolare alla dirigente scolastica dell’Itaer Baracca, Maura Bernabei, che ha sostenuto il progetto dell’incontro tra gli studenti e l’Associazione culturale Antico Olmo, riconoscendo, con grande sensibilità, la necessità di aprire gli orizzonti culturali degli studenti, integrando le conoscenze e competenze trasversali.