Tutto esaurito anche per l’ultimo evento dell’Anteprima del Festival “Caterina Sforza di Forlì. L’Anticonformista. 2022”, diretto da Eleonora Mazzoni, promosso e coprodotto dal Comune di Forlì. Duecentocinquanta studenti degli istituti superiori e un folto numero di appassionati hanno partecipato ai primi due appuntamenti e hanno già prenotato anche per giovedì 19 maggio alle ore 11,00 alla Fabbrica delle Candele in piazzetta Conserva Corbizzi a Forlì.
In questo terzo e ultimo appuntamento Maria Giuseppina Muzzarelli, attingendo ai suoi studi trasversali sulla moda e il lusso, racconterà il guardaroba medievale e il valore economico, sociale, simbolico che avevano vesti e ornamenti al tempo di Caterina Sforza. Introducono Eleonora Mazzoni e Marco Viroli.
“Il linguaggio delle vesti al tempo di Caterina Sforza” ovvero il valore sociale, simbolico ed economico che la moda aveva all’epoca di Caterina Sforza. Le donne hanno offerto i loro corpi come vetrina d’esposizione della posizione della famiglia ma hanno anche utilizzato lo strumento della moda per rendersi visibili.
Tramite gli abiti hanno comunicato status personale e sociale non diversamente dagli uomini ma, come vedremo, più colpite da limitazioni e divieti contenuti nelle leggi suntuarie emanate ininterrottamente dal secondo Duecento fino alla fine del Settecento. L’esame di alcuni ritratti del tempo di Caterina consentirà alla professoressa Muzzarelli un approfondimento relativo a tessuti, colori ed ornamenti, in grado di parlarci di produzioni e commerci ma anche di gerarchie, di gusti, di passioni e di sentimenti.