“In qualità di presidente della Consulta comunale delle famiglie di Forlì, talvolta ho riscontrato in vari ambiti istituzionali confusione e poca consapevolezza sul significato e l’importanza della famiglia, frutto del rapporto affettivo tra un uomo e una donna. Evidenti artifici ideologico-culturali nulla hanno a che vedere con il bene della società e delle persone, soprattutto quelle indifese come i bambini; negli Stati in cui tali distorsioni sono sorte stanno regredendo nel nulla per le conseguenze che hanno generato, ma da noi continuano ad alimentare una confusione ingiustificabile, anche perché contraria alla nostra Costituzione” è il commento di Maria Cristina Terenzi presidente della Consulta comunale delle famiglie.
“Sono profondamente indignata per la decisione dell’Assessore alla Cultura di riconoscere il patrocinio del Comune di Forlì ad una manifestazione evidentemente orientata a sovvertire il concetto di famiglia e ad operare così anche una vera e propria frode culturale, inaccettabile sia sul piano terminologico che sociale, a maggior ragione, ribadisco, quando vengono coinvolti dei bambini” conclude Terenzi.