Domenica 8 maggio la Sezione Alpini di Castrocaro Terme e Terra del Sole è stata accompagnata dalla sindaca Marianna Tonellato, lungo la parata dell’Adunata nazionale Alpini di Rimini. Dopo la giornata indimenticabile dell’inaugurazione a Castrocaro Terme e Terra del Sole del Monumento dell’Alpino che ha avuto luogo il mese scorso, con deposizione di un enorme masso arrivato direttamente dall’Ortigara contornato da sassi provenienti dal Piave e dal Brenta, completato con un mortaio giunto dalla Valcamonica e un’aquila in ferro battuto dal Montegrappa; ieri il Gruppo ha camminato lungo il viale marittimo dietro i vessilli e i gagliardetti di tutte le sezioni Emiliano-romagnole.
Una grande emozione impreziosita dalle fanfare e dalle Bandiere della Sezione Bolognese Romagnola. La sindaca ricorda come proprio la parola sacrificio tanto utilizzata in questi due anni di pandemia sia rappresentativa nel suo significato e valore più profondo del corpo militare degli Alpini “Inclini alla fatica, all’ubbidienza, all’ardore ed alla generosità nell’attaccamento alla bandiera non si sono risparmiati mai nel combattere su tutti i fronti, anche i più difficili, aspri e pericolosi, difendendo strenuamente la Patria con atti eroici fra i più importanti della storia bellica del nostro Paese.
La stessa instancabile tenacia contraddistingue gli alpini della sezione di Castrocaro Terme attiva fin dal 1977. In un piccolo paese come questo consociamo gli alpini tutti per nome e rappresentano una realtà coesa e affidabile alla quale si può e si deve fare riferimento.” Ha dichiarato la sindaca Marianna Tonellato, ricordando le tante attività da loro svolte “Attivi nella raccolta di materiale plastico per acquistare un ausilio per gli anziani, generosi nel partecipare alle iniziative ecologiche promosse dalla scuola, splendidi nel rallegrare con le loro simpatiche merende le attività culturali promosse per i bambini presso la biblioteca, partecipi alle attività della Protezione Civile con l’assistenza alla popolazione da ultimo durante la pandemia, con indefessa tenacia hanno realizzato in questi anni il Monumento dell’Alpino a testimonianza e a difesa della pace, che non sia mai un valore scontato, ma che anzi debba essere dimostrato e protetto con coraggio quotidianamente, a fianco della popolazione”.