Cento anni fa, il 21 maggio 1922, nasceva a Forlì Giuliano Missirini, scrittore, artista, attore e drammaturgo, critico musicale, intellettuale colto e raffinato. Il suo impegno ha segnato profondamente la dimensione culturale forlivese e romagnola del Novecento grazie alle sue pubblicazioni – su tutte la celebre “Guida raccontata di Forlì” – ai convegni, alle mostre, ai numerosi articoli e saggi.
Il suo percorso è stato connotato fortemente dalla passione per il teatro che lo portò a far parte, nel 1945, dei filodrammatici di Forlì e nel 1950 del Teatro di Massa di Bologna. Dal 1962 al 1964 visse un’intensa esperienza con il Teatro Minimo di Forlì, creato da Franca Madonia, nel 1964 partecipò al film di Antonioni “Deserto Rosso” e nel 1974 cominciò a collaborare ai primi spettacoli del Teatro dell’Arca. Al 1970 risale l’inizio dell’attività di scrittore che dal teatro si allargò alla storia e alla letteratura, spaziando da pubblicazioni ad articoli su quotidiani e riviste. Si interessa da studioso soprattutto alla Forlì medioevale e rinascimentale.
Intensa e appassionata fu l’esperienza nella creazione artistica, dal 1977 al 1999, di collages in carta, con esposizioni personali e partecipazione a concorsi e collettive. Nel 1982 inventa e conduce le visite guidate nel centro della città di Forlì, per farla meglio conoscere e amare. Muore nel 2000 all’età di 79 anni. Sabato 21 maggio, in occasione dei cento anni dalla nascita, Forlì ricorderà Giuliano Missirini con una iniziativa dal titolo “Leggendo Giuliano”, un giro in città accompagnato da memorie e letture di brani tratti da alcuni suoi scritti, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Forlì. L’appuntamento è alle ore 10,30 alla Casa dove visse in via Curte 40, sulla cui facciata sono esposte foto che lo riguardano.
Inoltre alla Botteghina del Libro, in via Giorgio Regnoli 38/a, è allestita una mostra con una piccola selezione di suoi collages. Domenica 22 maggio, alle ore 18,00, alla chiesa di San Biagio, S. Messa per l’anniversario della sua nascita. Missirini è sempre stato un punto di riferimento culturale per tutta la cittadinanza e un aiuto generoso per le persone che si rivolgevano a lui; un personaggio eclettico che a tutt’oggi è cosa rara.