Venerdì 13 maggio alle ore 17,00 nella sede di Confartigianato in viale Oriani 1 a Forlì, si terrà la tavola rotonda, introdotta dal presidente dell’associazione forlivese Luca Morigi “Sanità a Km zero. Quale futuro per l’assistenza agli anziani?“, promossa da Anap Forlì. Un interessante approfondimento sulla sanità locale, con un’attenzione particolare agli anziani e alla delicata situazione venutasi a creare con la pandemia. Moderato dalla consigliera del movimento dei pensionati di Confartigianato Franca Compostella, l’appuntamento vedrà alternarsi gli interventi di Fosco Foglietta autore del libro “Covid e fragilità”, già coordinatore dei Servizi Sociali Asl di Cesena, direttore Generale della Asl di Bologna Sud e dell’Asl di Ferrara, di Loretta Vallicelli vice Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Forlì-Cesena, di Claudio Vicini direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Pierantoni-Morgagni e di Luca Zambianchi presidente della casa di riposo Pietro Zangheri.
Come sintetizza il presidente Morigi “è un’occasione di riflessione sulla riorganizzazione della sanità dopo l’emergenza pandemica vissuta negli ultimi due anni. Il tema scelto ben s’inserisce anche fra gli scopi di Confartigianato di Forlì, associazione di rappresentanza di chi fa impresa, uomini e donne componenti di una famiglia e inseriti in una comunità di cui sono parte attiva e vitale. Per questo, da più di dieci anni, in seno all’associazione è stata costituita Confartigianato Persone, a cui fa capo anche Anap Forlì, coi suoi oltre tremila soci pensionati. Nella consapevolezza che la persona è il fulcro da cui prende vita la piccola impresa e l’imprenditore non è solo soggetto economico, ma anche sociale, con bisogni che non attengono unicamente alla vita professionale”.
E conclude “il tema della sanità è trasversale, ci tocca sia come cittadini sia, talvolta, come utenti. Per questo è importante creare momenti di incontro per comprendere quali sono le opportunità di collaborazione e quali strumenti possono essere messi in campo anche dai privati per implementare una sanità che sia realmente vicina al cittadino. Un meccanismo che promuova l’interazione fra le associazioni del forlivese, in primis quelle che operano nel sociale e tutti coloro che sono attivi nel territorio, nella convinzione che, costruendo una rete, si possano trovare soluzioni condivise e praticabili”.