Lo sguardo è rivolto ai Paesi del continente africano, quelli in cui l’industria ortofrutticola può rappresentare un’opportunità di sviluppo importante per elevare la qualità della vita delle popolazioni indigene. Si è aperta così, quest’anno, la 39° edizione del Macfrut, la più importante fiera d’Italia dedicata alla filiera ortofrutticola e punto di riferimento dell’agricoltura avanzata per tutti gli attori chiave del settore agroalimentare.
Alla cerimonia inaugurale di questa mattina era presente per il Comune di Forlì il vicesindaco Daniele Mezzacapo.
“Il Macfruit è una fiera tutta da gustare, con prodotti sicuri e di alta qualità e più di 830 espositori. Dopo due anni di pandemia, centinaia di aziende e produttori di tutto il mondo si sono ritrovati finalmente in presenza per parlare di tecnologie, biodiversità, innovazione, cibo e servizi che raccontano la filiera dell’ortofrutta dal seme al frutto. Qui, l’agroalimentare dà prova di grande coraggio e voglia di guardare avanti, alimentando le proprie capacità di investimento e la spinta a mettersi in gioco sempre, nonostante la crisi, la guerra e l’esplosione dei prezzi delle materie prime”.
Dalla voce di Ministri e istituzioni locali saliti sul palco della manifestazione è emersa inoltre la necessità di incrementare i livelli di esportazione dei prodotti made in Italy per soddisfare la domanda di cibo del continente africano. “In quest’ottica, si è parlato molto delle difficoltà legate al trasporto merci e allo sforzo che il sistema Paese dovrà sostenere per aiutare le popolazioni più svantaggiate. Da questo punto di vista, Forlì può giocare un ruolo importante nella gestione dei flussi agroalimentari in partenza dai nostri territori verso i Paesi del terzo mondo. Non dimentichiamoci, infatti, che a Forlì abbiamo un polo logistico intermodale unico e all’avanguardia e uno scalo aeroportuale che può ragionevolmente ambire a punto di riferimento strategico per la spedizione di cibo e merci ortofrutticole”.