Sono Carla Castellucci e Novella Castori le Consigliere di parità effettiva e supplente della Provincia di Forlì-Cesena. Castellucci e Castori sono state designate con Decreto del Presidente della Provincia, Enzo Lattuca, al termine di una procedura di selezione pubblica per titoli ed esperienze curriculari e successivamente nominate, come prevede la legge, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Per Carla Castellucci, in particolare, si tratta di una riconferma.
Carla Castellucci, figura di elevato profilo, da sempre impegnata nelle tematiche di genere, vanta una rilevante esperienza in materia di diritto del lavoro, con particolare riguardo al diritto antidiscriminatorio, occupandosi di disagio lavorativo, discriminazioni sul lavoro e gestione dei conflitti nelle organizzazioni. Novella Castori ha maturato un’esperienza professionale molto qualificata in ambito pubblico sui temi della formazione e del diritto allo studio nonché su quelli relativi alla parità di genere.
Le Consigliere di Parità hanno il compito di promuovere e di controllare l’attuazione dei principi di uguaglianza e di non discriminazione tra donne e uomini nel mondo del lavoro, attivando ogni azione stragiudiziale e giudiziale tesa a tutelare le lavoratrici e i lavoratori oggetto di discriminazione. L’ufficio delle Consigliere riceve su appuntamento e può essere contattato telefonicamente o per mail (tutti i riferimenti si trovano nel sito istituzionale della Provincia).
“La Consigliera di Parità è una figura istituzionale con competenze molto importanti – sottolinea il presidente Lattuca (nella foto) – prima fra tutte la verifica del rispetto della normativa antidiscriminatoria nell’ambito del lavoro e questo indipendentemente dal genere. Ritengo, come amministratore pubblico, che sia necessario favorire una maggiore sensibilizzazione sui temi dell’equità, dell’inclusione e delle pari opportunità sia nella cultura familiare come nell’ambito dell’organizzazione del lavoro. E’ innegabile che l’Italia non abbia una tradizione consolidata su questi temi anche se rappresentano principi fondamentali della Costituzione. Le disparità di genere costituiscono, infatti, uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e sociale delle nostre comunità nonché alla lotta contro la povertà, culturale e materiale, che cominciano ad essere fenomeni importanti anche nel nostro del Paese. Non possiamo negare che i progressi ottenuti sui temi riguardanti l’uguaglianza di genere sono molto spesso da attribuire a pressioni esterne piuttosto che a scelte consapevoli della politica e della società italiana. Ne sono un esempio le sollecitazioni contenute in molte norme ed indicazioni transnazionali, come nel caso dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, ma anche le prescrizioni contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), piuttosto che nel Piano Nazionale Complementare (PNC), che prevedono particolari premialità a vantaggio delle aziende che garantiscono l’effettivo coinvolgimento delle donne nell’ambito della loro organizzazione”.
“Le consigliere di parità – conclude Lattuca – costituiscono, a tutti gli effetti, un presidio reale su questi temi. A loro, assicurando, in questo difficile impegno, anche il supporto della Provincia, auguro buon lavoro”.