Lo stilista inglese e Federico Brambilla CEO e fondatore della ABH Arturo Brambilla Holding hanno chiuso, dopo otto mesi di negoziati, un accordo per il rilancio dello storica fabbrica di calzature di Tredozio fondata negli anni 60 da Umberto Romagnoli e diventata nel tempo un elemento trainante dell’economia del paese dell’Appennino Romagnolo, dal 1995 Facit. A seguito dell’accordo il 12 giugno è avvenuto il passaggio del 100% della proprietà di FACIT da Laszlo Holding Ltd, capogruppo della Rupert Sanderson Shoes, alla ABH Holding che, con un piano a medio termine, impiegherà le sue risorse finanziarie e manageriali nella riorganizzazione della produzione, garantendo allo stilista inglese la continuità aziendale e la possibilità di cogliere le opportunità derivanti dalla crescita della domanda di calzature di alta qualità e Made in Italy conseguente agli effetti sulle fonti produttive della pandemia Covid.
Come spiega Simona Vietina, parlamentare e sindaco dì Tredozio, attivissima sostenitrice del suo territorio, la fabbrica di Tredozio ha una storia che si lega fortemente con il paese ed i suoi abitanti. Fondata dalla famiglia Romagnoli di Bologna negli anni 60, dava lavoro ad oltre 350 persone e pressoché tutte le famiglie erano coinvolte nel mestiere della calzatura. Questo ha contribuito a realizzare una cultura del lavoro ed un amore per questo mestiere unico che all’inizio del nuovo millennio ha conquistato Rupert Sanderson fino all’acquisto e farla diventare la sua unica sede produttiva creando un rapporto umano indissolubile con le persone del luogo.
Il mantenimento dei valori umani ed un progetto di sviluppo etico, realistico e sostenibile sono stati elementi fondamentali nella scelta di Federico Brambilla che, anche lui conquistato dalla maestria, dal valore umano delle persone che lavorano in fabbrica e dalla bellezza e potenzialità del territorio, ha deciso di focalizzare il suo impegno ed i suoi investimenti proprio nello storico impianto industriale di Tredozio.
Il piano di sviluppo di Facit passa attraverso un recupero del personale che a causa della calo di vendite durante il covid, hanno lasciato l’azienda, la riorganizzazione di un modello produttivo basato su criteri di industria 4.0 e soprattutto sulla volontà di creare un ecosistema produttivo completo basato sull’economia circolare ispirato dal contesto ambientale del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del quale Tredozio fa parte.
Il calzaturificio, in questo progetto, sarà oggetto di una riqualificazione energetica grazie all’autoproduzione di energia elettrica e di accorgimenti per limitare sprechi e consumi di materie prime con l’introduzione del controllo di gestione della produzione e della qualità appositamente studiato, senza alterarne le caratteristiche artigianali, proprie di questa Arte. L’intero processo sarà certificato sia dal punto di vista qualità che ambientale e sarà volano per una nuova aggiuntiva linea di produzione, sempre in Tredozio, altamente specializzata nella produzione di sneaker strobel con uso di materiali riciclabili e cruelty free.