“L’emendamento che abbiamo presentato alla delibera che modifica il regolamento della Polizia Locale è stato approvato ad ampia maggioranza (23 voti a favore, ndr) e chiarisce ulteriormente quale debbano essere gli strumenti in dotazione alla Polizia Locale di Forlì negli interventi di Tso, ovvero: i cuscini come unico strumento difensivo”: afferma in una nota Francesco Lasaponara, consigliere comunale del gruppo Centrodestra per Forlì.
Si chiude così la polemica innescata nei giorni scorsi in commissione consiliare dalle parole del vicesindaco Mezzacapo che tra gli strumenti da mettere a disposizione degli agenti per l’autotutela in caso di intervento per Tso aveva inserito anche i bastoni estensibili.
Un’ipotesi definitivamente cancellata dal vice segretario comunale e comandante ad interim della Polizia Locale, Michele Pini al termine della seduta di consiglio comunale.
“Sul tema abbiamo indicato le specifiche norme sui trattamenti sanitari obbligatori e abbiamo fornito il nostro contributo amministrativo ed intellettuale ricordando che è necessario elaborare ed approvare un apposito protocollo di intesa fra Comune di Forlì e Ausl Romagna sulle funzioni delegate in materia agli agenti della Polizia Locale. Colmeremo questa mancanza presentando una mozione che chiarisce i dettagli”: aggiunge Francesco Lasaponara.
“Questione bastoni estensibili a parte, vorremmo invece porre l’attenzione su una questione estremamente importante per la nostra città. A nostro parere non è ammissibile che una città di quasi 120mila abitanti non disponga ancora di un comandante della Municipale nella pienezza dei suoi poteri, bensì si ritrovi due vice nelle figure di un operativo (Andrea Gualtieri) e di un amministrativo che risponde in sede politica e finanziaria (Pini). E gli effetti di questa anomalia si riscontrano tutti nelle problematiche sottolineate dai sindacati del corpo della Polizia Locale”: evidenzia Francesco Lasaponara anche a nome degli altri componenti del gruppo Centrodestra per Forlì, Davide Minutillo e Marinella Portolani.
L’Amministrazione ha scelto di adottare la via transitoria piuttosto che attivare la strada del bando per la nuova nomina e i tempi che si stanno scontando dopo l’uscita della Polizia Locale di Forlì, dall’organismo dell’Unione che comprendeva tutti i 15 Comuni del territorio.
Di fatto perpetuando uno schema che risale al 2017 quando a fare le veci del comandante della Polizia Locale dell’Unione Forlivese c’erano due vicecomandanti: i commissari Andrea Gualtieri e Daniele Giulianini, che si suddividevano gli incarichi operativi e amministrativi.
“Una scelta che accumula ritardi, sostanzialmente ingiustificati. Ma, soprattutto, una scelta a nostro parere poco coraggiosa in capo ad una giunta comunale di centrodestra. Piuttosto, andava esaminata e dibattuta l’ipotesi di affidare l’incarico di comandante della Polizia locale di Forlì ad un super esperto, una personalità di spicco magari da attingere tra coloro che vantano una solida esperienza tra le forze dell’ordine e nella lotta alla criminalità. Così avremmo garantito al corpo quella necessaria rappresentatività scevra da condizionamenti politici. Alla Polizia Locale mancano uomini, mezzi ed una sede adeguata e sarebbe opportuno ritrovarsi un comandante che rappresenta a viva voce queste carenze ed istanze, piuttosto che ritrovarsi di fronte, come accade oggi, ad un funzionario in linea di continuità con le scelte amministrative”: aggiunge Francesco Lasaponara e conclude con i colleghi del gruppo Centrodestra per Forlì Davide Minutillo e Marinella Portolani.