Incontri al vertice delle istituzioni marocchine per il deputato romagnolo di Italia Viva Marco Di Maio, che ha guidato una delegazione italiana nel corso di un viaggio istituzionale a Rabat, Tangeri e Casablanca. Al centro delle riunione dell’11 giugno 2022 e dei colloqui avuti con il presidente della Camera dei rappresentanti (equivalente della Camera dei deputati italiana), Rachid Tabil Alam, con il presidente della Camera dei consiglieri (l’equivalente del Senato italiano), Naam Myiara, con il ministro degli Esteri, Nasser Bourita, con il Consiglio nazionale per i diritti umani e con l’ambasciatore italiano in Marocco, Armando Barucco, un’agenda fitta di argomenti.
In particolare il rafforzamento della cooperazione economica e commerciale, i rapporti bilaterali, la collaborazione su anti-terrorismo e immigrazione e un approfondimento sull’iniziativa marocchina di autonomia del Sahara occidentale. Un tema che vede in prima linea il parlamentare romagnolo come promotore del primo intergruppo parlamentare in europea dedicato alla collaborazione con il Marocco sulla questione delle regione sahariana.
Nel corso della visita, il deputato romagnolo ha incontrato anche i vertici dell’enorme porto di Tangeri, il più importante di tutto il Mediterraneo e tra i più grandi al mondo, discutendo delle possibili prospettive di ulteriori investimenti italiani sul territorio e della cooperazione con altri porti nostrani. Nella stessa visita, poi, di particolare rilevanza l’incontro con i responsabili della moschea di Hassan II a Casablanca, la più grande moschea mai realizzata dopo La Mecca e Medina, emblema di un islam moderato e moderno che è un modello per il mondo e rompe molti stereotipi.
“Il Marocco è un Paese vivace, energico, affamato di futuro – afferma il deputato -. Gli incontri che ho avuto l’onore di svolgere ai massimi livelli delle istituzioni marocchine e le ottime relazioni che si sono stabilite, mi hanno convinto ancor di più dell’enorme potenziale di ulteriore crescita nei rapporti tra le nostre economie e non solo. Senza dimenticare che i marocchini sono la più grande comunità straniera presente in Italia dopo i romeni e alla pari con gli albanesi. Siamo al lavoro per potenziare le occasioni di crescita tra le nostre imprese e quelle marocchine, oltre che per valorizzare sempre più la relazione con il Marocco sotto il profilo politico, commerciale e culturale. L’Italia ha il dovere di rafforzare i propri legami e anche per la nostra terra ci sono grandi possibilità di cooperazione con i nostri ‘vicini’ marocchini che meritano di essere approfondite“.