Giugno 2022. Terreno agricolo tra Forlimpopoli e Forlì. Anche tra i giovani girasoli romagnoli c’è qualcuno che è chiamato a rompere il ghiaccio. Rimane da sapere se, nella vita di questa coltura, il compito di fare da pioniere rispetto al cambiamento, individuale e di gruppo, sia manovrato da un istinto o agitato da una imperscrutabile forza di volontà.
Ciò che appare nella foto è che non si tratta del più alto e neppure del più grosso. Anzi, lo si riconosce tra i piccoletti. Che sia il più coraggioso? Il più incosciente? Quel cocciuto occhietto rotondo, dalla pupilla gialla, che spicca nel verde della campagna, ammicca alle auto di passaggio sulla via Emilia.
Troppo forte il desiderio di catturare l’immagine per accompagnarla con una cronaca bizzarra: quella del girasole che rompe il ghiaccio. Oltre alla lezione di vita (ad aprire la via del cambiamento non è necessariamente il più forte ma spesso è il più coraggioso) c’è anche una morale di servizio: tutto questo, il girasole, lo fa per una giusta causa: diventare olio, oppure becchime per gli uccelli.
Mario Proli