“Fin dal suo avvio la vicenda degli scontri interni alla maggioranza sulla concessione del patrocinio alla Festa delle famiglie arcobaleno ha mostrato tutti i connotati di una farsa, con assessori impegnati a dissociarsi pubblicamente da una decisione assunta da loro stessi in Giunta, un sindaco chiuso in un mutismo ostinato e forze consiliari di maggioranza pronte a presentare mozioni di sfiducia contro un solo assessore per un atto politico invece di competenza dell’intera Amministrazione” è il commento di Federico Morgagni consigliere comunale di Forlì e Co.
“Tutto questo, si badi bene – continua l’esponente di minoranza – a fronte di una banale e scontata richiesta di patrocinio per una iniziativa festosa, di promozione di elementari diritti sanciti dalla Costituzione e di sostegno ai valori di una società pluralistica, fondata sul rispetto, l’accoglienza e l’apertura. La conclusione della vicenda è stata perfettamente coerente con questo svolgimento. Invece di discutere il merito della questione, in Consiglio si è assistito ad una durissima resa dei conti interna alle forze di maggioranza, plastica rappresentazione delle divisioni e spaccature che attraversano i partiti di governo e che da mesi hanno paralizzato ogni azione amministrativa in città“.
“L’epilogo ha rasentato il grottesco. Dopo che il sindaco aveva affermato che le due forze politiche proponenti della mozione di sfiducia si erano collocate fuori dalla maggioranza, la mozione è stata respinta e la seduta si è conclusa lasciando irrisolti tutti i dubbi sulle implicazioni conseguenti ad un Primo cittadino che dichiara esaurita la formula politica sulla base del quale è stato eletto. È chiaro che la città non può accettare ambiguità su affermazioni di questa portata, e mancanza di chiarezza sulle conseguenze che tali dichiarazioni portano con sé. La maggioranza ha il dovere di dire ai forlivesi se chi governa la città da tre anni a questa parte è in grado di farlo ancora oggi. Il sindaco Zattini, in particolare, ha il dovere e la responsabilità politica di tornare quanto prima a riferire in Consiglio se ci sia ancora una maggioranza, da chi sia composta e su quali basi programmatiche. Diversamente, se ne traggano le inevitabili conseguenze e si rimetta la decisione sul proprio governo in mano ai forlivesi. In questo tempo di crisi e di emergenza (economica, sociale, energetica) l’unica cosa che non possiamo permetterci è uno stallo senza fine per i problemi interni e di potere della destra” conclude Federico Morgagni.