“Una visione politica miope e fuorviante. Il tema ambientale legato alla storia dei nostri termovalorizzatori sono argomento di discussione da più di un decennio. Oggi nella nostra esperienza abbiamo vissuto la fase finale di questa triste vicenda che ha visto protagonisti principali la politica regionale di gestione dei rifiuti. Per fare chiarezza a tutti di come funziona la macchina bisogna spiegare che la gestione dei rifiuti e dei suoi impianti di smaltimento è di competenza esclusiva della regione Emilia-Romagna. In sostanza le regole a medio e lungo termine sono dettate dai politici che siedono nell’assemblea regionale con sede a Bologna. E qui nasce il profondo pasticcio” sono le parole dei consiglieri comunali della Lega Albert Bentivogli e Alessandro Rivalta.
“A Forlì nel 2014 lo stesso partito che governa la nostra regione crea una società in house Alea con l’intento e l’interesse di creare un sistema di raccolta porta a porta. Un progetto ampio e complesso per portare il sistema di raccolta differenziata ad un processo virtuoso con l’obbiettivo finale di diminuire ogni anno il quantitativo di rifiuti conferiti all’inceneritore fino al suo graduale spegnimento. Oggi la stessa regione Emilia-Romagna ci informa che il piano regionale dei rifiuti 2022/2027 nonostante il processo virtuoso del nostro territorio e i risultati abbondantemente raggiunti con largo anticipo, 73% obbiettivo regionale, Forlì si attesta all’83%, non prevede nessun graduale spegnimento anzi la capacità massima di rifiuti inceneriti 120.000 tonnellate annue verrà mantenuto anche nei prossimi cinque anni. Oggi purtroppo non si può tornare indietro ma ieri si doveva essere onesti e sinceri per ammettere che il progetto tanto decantato non era altro che propaganda. Porteremo avanti la battaglia, già avviata dal consigliere regionale Pompignoli, nelle sedi opportune affinché si prenda la strada che premi gli sforzi e l’impegno dei cittadini forlivesi” concludono Bentivogli e Rivalta.