“Da anni facciamo presente che c’è disparità fra l’Emilia e la Romagna nella distribuzione dei fondi pubblici in comparti come l’ortofrutta e l’agricoltura in generale, nella ricerca industriale come nelle infrastrutture o nel turismo. La Romagna è penalizzata per una visione Emilia-centrica di chi amministra a Bologna come a Roma. Dunque, auspichiamo una forte inversione di tendenza”: scrive così Davide Minutillo, capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì, insieme ai consiglieri comunali Marinella Portolani e Francesco Lasaponara.
“Abbiamo una visione plastica dell’insofferenza dei politici emiliani, soprattutto del Pd, quando la Romagna chiede nuove strade, stazioni o tangenziali. Per ultimo quando il nostro gruppo ha ribadito la necessità di una stazione Tav fra Forlì e Ravenna e si è vista rispondere picche da Bonaccini”: ricorda Minutillo. “La nostra fede romagnolista è salda, ed anche per questa ragione come Centrodestra per Forlì abbiamo sottoscritto la mozione presentata dalla Lega per istituire lungo la A14 il cartello “Benvenuti In Romagna”. Una battaglia simbolica, che però si inquadra in una legittima aspirazione, una rivendicazione politica e autonomista che ci vede in prima linea da anni”.
“Il nostro obiettivo è la Regione autonoma, piuttosto che Provincia unica di Romagna (che oltretutto potrebbe nascere soltanto modificando la legge Delrio), se non altro per il fatto che potremmo gestire direttamente le risorse per il nostro territorio, senza dipendere da Bologna e partecipare direttamente alla concertazione dei progetti con Roma e Bruxelles ed immediato beneficio di tutti i cittadini. In questi giorni abbiamo visto come molte risorse del Pnrr non vengano destinate a Forlì ed in Romagna, perché si privilegiano le opere in Emilia. Da anni i trasferimenti per comparti come turismo e agricoltura, che vedono la Romagna battere l’Emilia in ogni performance, non sono pari alla ricchezza che viene prodotta. E questa ingiustizia non è più sopportabile”: ribadisce Davide Minutillo.
“C’è una motivazione politica dietro questa discriminazione, ed è nel fatto che Pd e centrosinistra, per atavica convinzione centralista di matrice comunista, immagina un governo dei territori a sovranità limitata. Come è palese che Bonaccini veda nell’ex Emilia ‘rossa ed ex comunista’ un tradizionale serbatoio di voti, prima ancora della Romagna che al voto negli ultimi anni ha dato segnali elettorali diversi premiando il centrodestra più volte”: continua il capogruppo Minutillo.
“Per queste ragioni, abbiamo depositato un ordine del giorno che andrà al voto nei prossimi consigli comunali che prevede l’istituzione della Regione Romagna. E proporremo lo stesso testo anche agli altri Comuni limitrofi dove il centrodestra governa invitando così i sindaci ad attivarsi immediatamente per avviare le procedure amministrative per chiedere il referendum locale. Il primo passo verso una vera autonomia. Certo sarà un percorso irto di ostacoli, ma il centrodestra vi si dovrà cimentare se vuole guardare al futuro secondo una visione nuova: più democratica e felice per la Romagna intera”: conclude il capogruppo comunale di Centrodestra per Forlì.